Coldiretti Piemonte: turisti in calo a giugno ma grande patrimonio turistico Made in Piemonte da valorizzare

In Italia si contano più di 10 milioni di turisti italiani e stranieri in meno nel mese di giugno con un impatto drammatico su economia ed occupazione per il settore della vacanza Made in Italy in cui operano 612mila imprese con 2,7 milioni di lavoratori. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti per il mese che tradizionalmente segna l’inizio dell’estate.

Con un calo del 54% rispetto allo scorso anno quasi 4 milioni di italiani hanno rinunciato a prendere le ferie a giugno per le incertezze, le preoccupazioni e le difficoltà economiche generate dal Coronavirus che ha bloccato anche gli arrivi della gran parte degli oltre 6 milioni di turisti stranieri che scelgono questo mese per pernottare lungo la Penisola.

Restano ancora completamente bloccati gli arrivi dei turisti provenienti da Paesi extracomunitari come Giappone, Cina e Stati Uniti mentre segnali ancora troppo deboli arrivano da Germania e Nord Europa con la riapertura delle frontiere avvenuta da appena quindici giorni.

Il Piemonte fino a prima del lockdown stava vivendo una situazione felice dal punto di vista turistico: aveva superato nel 2018, per la prima volta, i 15 milioni di presenze (+1,35%), arrivando a registrare oltre 5 milioni e 200 mila arrivi (+1,86%). L’andamento positivo si registrava proprio dai mercati esteri  con un +3,63% di arrivi anche nei mesi fuori stagione, come marzo e novembre. Un trend di crescita ormai decennale il trend di crescita ormai più che decennale tanto che dal 2009 gli arrivi erano cresciuti di oltre il 36%, le presenze del 30,2%.

“Ora la crisi dopo il lockdown mette a rischio gli arrivi nella nostra regione da sempre apprezzata anche dai turisti stranieri che qui possono trovare un concentrato puro di natura, storia, cultura, innovazione tecnologica, enogastronomia, sport, relax –affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Tedeschi, francesi e svizzeri valgono da soli quasi la metà degli arrivi totali per ovvie ragioni di prossimità geografica, ma si è vista una forte crescita dei turisti anche da Stati Uniti, Russia e Cina, quasi 400.000 presenze solo nell’ultimo anno, ma che fino ad ora non sono potuti partire. Se la spiaggia resta la meta preferita, quest’anno cresce il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne, ecco che un ruolo fondamentale in questo scenario è giocato dai nostri agriturismi di Campagna Amica, luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Dall’alto Piemonte con i laghi, Maggiore e d’Orta, alle montagne, dai Sacri Monti alle residenze sabaude, dalle colline del Monferrato alle Langhe, dalle città d’arte ai percorsi in bicicletta nella natura, fino alla scoperta della sorgente del fiume Po sul Monviso e molto altro ancora: la nostra regione ha davvero un’offerta molto variegata da proporre ai turisti”.