Lettere al direttore

Si chiude Dona la Spesa: “Il bene più prezioso è aver conosciuto e collaborato con una meravigliosa umanità”

Riceviamo e pubblichiamo da Caterina e Giorgio Calabrese il ringraziamento in seguito alla chiusura borsa della spesa del DONO DEL VOLO.


Tutti gli uomini che fecero l’impresa potremmo dire, parafrasando Pupi Avati col suo “I Cavalieri che fecero l’impresa”. E per certi versi potremmo mutuare questo titolo per intero. Quando i numeri e le limitazioni piovevano a tempesta anche sulla nostra bella terra astigiana, il nostro assessore ai Servizi Sociali Mariangela Cotto come una perfetta “mamma sociale” a nome e per conto del Comune, ideò un servizio per venire incontro ai tanti disagi di oltre 1000 famiglie: “Dona la Spesa”.

Dà incarico alla nostra Associazione IL DONO DEL VOLO di mettere a disposizione l’Iban per le eventuali donazioni: ha inizio una gara di solidarietà che vede accreditare ben 670 donazioni per un ammontare di 88.300 euro. Gli acquisti delle derrate alimentari vengono effettuate dal DONO DEL VOLO principalmente con 3 A ma anche con tanti produttori locali in difficoltà (operazione Doppio Dono). Il Prof. Giorgio Calabrese Presidente onorario dell’associazione ha valutato la “borsa ideale” base: pasta, riso, farina, uova fresche, latte, biscotti, olio extravergine, caffè, pelati, sugo, tonno, carne in scatola, legumi in scatola… e molto altro. Un perfetto kit con l’essenziale per la “buona” sopravvivenza.

Oltre al nodo ben saldo degli acquisti, occorreva individuare correttamente le famiglie ed a questo ci ha pensato Caritas col suo presidente Beppe Amico. Ha fatto confluire nelle liste Caritas (sostanzialmente tutti i centri d’ascolto delle parrocchie di Asti) tutte le altre liste degli aventi diritto delle varie associazioni: San Vincenzo, Croce Rossa, CAV, PIAM. Un bel lavoro che ha permesso di eliminare i doppioni e accavallamenti con altri benefici analoghi, tipo i buoni comunali ed altro. Individuati gli aventi diritto si sono formati i turni che, con regolarità hanno permesso la distribuzione di ben 5.190 borse.

I primi volontari ad aderire sono Virginio Oddone e la moglie Angioletta due giovani e validi pensionati comunali, che fanno da capofila nella gestione del magazzino, anzi dei locali della Mensa Sociale di corso Genova 30 trasformati in magazzini e sala operativa. La Mensa per motivi sanitari e di distanze sociali non avrebbe potuto per tutto il periodo emergenziale erogare il pasto caldo. Si sono aggiunti e avvicendati circa 18 ragazzi e poi i tanti giovani della Pastorale Giovanile che in virtù della loro giovane età (quasi immuni da Covid19) portavano a domicilio. Si sono avvicendati quasi tutti i parroci che in prima persona hanno caricato le borse insieme ai volontari dei loro rispettivi centri d’ascolto. Alcuni volontari della Croce Rossa hanno dato una mano a suor Luigina per la distribuzione dei pasti a sacco.

Questa unità d’intenti ha trasformato un periodo tanto buio in un periodo ben illuminato e scaldato dalla solidarietà. Chi è stato più importante? Tutti ugualmente importanti! Come ben insegna il principio di fisica dei vasi comunicanti: si può mettere maggiore o minore liquido in uno dei vasi e subito dopo tutti sono allo stesso livello! O per noi cristiani è un vivere la parabola del corpo e delle membra (1Cor 12,12), ciascun membro costituisce l’intero corpo e del lavoro delle membra se ne giova tutto il corpo, ciascuno ha dato di sé il meglio. Il bene più prezioso, ciò che rimane, è aver conosciuto e collaborato con una meravigliosa umanità, la stessa che rende memorabile questo periodo.