Chi sono i vincitori e i vinti dell’oscillazione dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi?

Più informazioni su

Che ci piaccia o no, il petrolio è ancora il bene più importante del mondo. Il suo prezzo può dirci non solo ciò che sta realmente accadendo nell’economia mondiale in questo momento, ma ha una grande influenza su ciò che potrebbe accadere in futuro. In questa fase storica ci sta indicando che l’economia mondiale è in grossi guai, una crisi non ancora rivelata in cifre di crescita economica che risultano in negativo.

ll drastico calo dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi potrebbe essere una cattiva notizia per tutta la filiera produttiva, ma sta fornendo una breve manna alle famiglie e agli utenti in generale.

L’industria petrolifera e del gas mondiale ha avvisato che 30.000 posti di lavoro potrebbero essere persi a causa della pandemia da coronavirus mondiale, con il prezzo del petrolio al minimo storico degli ultimi 20 anni.

Ovviamente tutto ciò si ripercuote anche sui costi vivi in bolletta per gli utenti, le cui case riscaldate dal petrolio hanno subito una diminuzione del prezzo fino al 75%. E così, sollecitati dagli esperti del settore a trarre vantaggio dai prezzi che scendono da 54 centesimi per litro a gennaio a meno di 20 centesimi nelle ultime settimane, i consumatori stanno facendo la corsa ad approvvigionarsi adesso in vista dell’inverno prossimo.

I fornitori affermano che alcuni clienti stanno persino acquistando serbatoi extra per poter immagazzinare il carburante – di fatto – economico. Il combustibile e in particolare quello da riscaldamento domestico, è una delle spese più elevate per chiunque nel corso dell’anno, in aggiunta poi ai costi del carburante dei propri veicoli. Per onestà intellettuale va comunque precisato che l’oscillazione maggiore, con relativa massiva diminuzione dei prezzi, ha interessato marginalmente il settore dei carburanti dei veicoli, a causa delle tassazioni a cui questo è sottoposto.

Ovviamente una situazione del genere non è destinata a rimanere statica, infatti i trader più esperti hanno già previsto un “piccolo rimbalzo” dei prezzi nei prossimi mesi, anche se questi rimarranno relativamente bassi per un po’, considerando tutte le scorte causate dai diversi mesi di lockdown, in cui aerei e autoveicoli da terra non hanno camminato.

Cosa succederà quando i prezzi saliranno di nuovo?

L’industria petrolifera sta aspettando l’esito finale della pandemia sull’economia mondiale, come tutti gli altri settori. Se è vero che ci sono continenti come l’Europa che sembrano vedere il tramonto di questo fenomeno così ingombrante come il Coronavirus, sia sulla salute pubblica che sulle finanze, altri paesi industrializzati come gli Stati Uniti, e produttori di petrolio come l’Asia, sono ancora nel bel mezzo dello tsunami pandemico.

Attualmente lo stoccaggio è il problema immediato delle raffinerie con le petroliere che detengono il petrolio greggio, in attesa che la domanda riprenda del tutto.

Tuttavia, l’industria stava già affrontando delle domande nel dibattito sul cambiamento climatico, in aggiunta a ciò, il fatto che molte aziende hanno scoperto durante la pandemia che molti dei loro dipendenti possono lavorare da casa, e si può vedere una situazione in cui la domanda di carburante potrebbe continuare a essere inferiore ai livelli pre-pandemici e i prezzi al minimo storico.

Più informazioni su