Asti, incontro in Comune per costruire insieme programmi e protocolli comuni per le RSA cittadine

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L’Assessorato ai servizi sociali è l’Assessorato dell’inclusione, “leitmotiv” con cui Mariangela Cotto, Assessore alle Politiche Sociali, ha pensato e realizzato l’incontro che si svolto ieri, martedì 16 giugno, presso la Sala Platone di Palazzo Civico tra l’Amministrazione Comunale, l’Asl AT e i Direttori Sanitari delle RSA del Comune di Asti.

Presenti all’appuntamento il Sindaco Maurizio Rasero, l’Assessore Mariangela Cotto, il Dirigente dei servizi sociali Dott. Roberto Giolito, Il Consigliere Comunale e Presidente della 9° Commissione Consiliare permanente servizi sociali-sanità Gianbattista Filippone, il Commissario Straordinario dell’Asl At Dott. Giovanni Messori Ioli, la Responsabile SS Integrazione socio-sanitaria e tutela delle fragilità Dott.ssa Elena Tamietti, Dott.ssa Lucia Klingly (RSA Città di Asti), Dott.ssa Donatella Ciaceri ( RSA Monsignor Marello), Dott.ssa Anna Paola Fea (RSA Opera Pia Tellini), Dott. Claudio Lucia (RSA Clinica san Giuseppe), Dott. Salvatore Lioce (RSA Casamia), Dott. Riccardo Corradi (RSA residenza San Giuseppe).

L’assessore Cotto, moderatrice dell’evento, ha colto l’occasione sia per rivolgere ai presenti un sentito grazie del lavoro e dell’impegno profusi durante i momenti di forte criticità socio-sanitaria causati dall’epidemia Covid19 sia per coinvolgerli in una riflessione volta a costruire programmi e protocolli comuni per essere pronti alle eventuali future emergenze.
Interviene il Sindaco Maurizio Rasero rinnovando i ringraziamenti e sottolineando più volte l’importanza del confrontarsi fra realtà diverse su una stessa problematica poiché risulta essere un’ottima strategia che ha ottenuto notevoli risultati anche in altri contesti.
Anche il Commissario dell’ASL Messori Ioli ha evidenziato i grandi sforzi che sono stati fatti sul nostro territorio e la grande collaborazione fra tutti gli attori in ambito socio sanitario che ha consentito di far fronte ad una situazione di grave emergenza come quella che abbiamo vissuto in questi mesi.

Durante l’incontro è stato dato spazio ad ogni partecipante di esporre dubbi e proposte al fine di individuare percorsi attuativi di prevenzione, tutela e cura delle persone che hanno bisogno di un’articolata assistenza socio-sanitaria e del personale che se ne prende carico.
Sono emerse alcune idee operative che potrebbero stare alla base di un programma d’intervento precauzionale come rendere autonome le RSA nell’eseguire i tamponi dei propri utenti fornendo corsi di formazione agli operatori, effettuare una campagna di vaccinazione antinfluenzale per tutti, gestire una migliore e maggiore fornitura di DPI ai medici di medicina generale e costruire percorsi di contatto protetti tra utenti e famigliari per evitare danni collaterali dovuti all’isolamento.
Contestualmente a queste indicazioni la dottoressa Elena Tamietti Responsabile dell’USCA ha comunicato l’attivazione, partita questa settimana, di un secondo giro di screening su utenti e operatori delle RSA al fine di individuare soprattutto i soggetti asintomatici, rendendosi così maggiormente preparati difronte ad una possibile seconda ondata di covid19.

“Tavoli di confronto come questo di oggi diventano tavoli di costruzione e formazione per percorsi funzionali e condivisi dando risposte più complete a necessità comuni…” così segnala il Dott. Giolito suggerendo tavoli di lavoro periodici e permanenti coinvolgendo sia Direttori sanitari sia Direttori di struttura e considerando risorse, le commissioni di vigilanza e le commissioni UVG (unità di valutazione geriatrica) riconoscendogli non solo un ruolo di controllo ma anche di supporto. Tutti i partecipanti hanno condiviso l’intento di programmare futuri incontri di lavoro dando la propria adesione e disponibilità.

Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto dichiarano che “questo momento di riflessione deve essere un messaggio positivo per la cittadinanza che deve ritrovare quella fiducia e tranquillità nei servizi socio-sanitari proposti alla persona, allontanandosi da quelle opinioni che intendono demonizzare realtà come le RSA e le case di Riposo.”

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