Asti, dal Comune arrivano interventi a favore delle persone senza fissa dimora

Durante l’emergenza del Coronavirus, sul territorio astigiano sono state messe in atto una serie di misure organizzative importanti per tutti quei servizi rivolti ai soggetti che senza fissa dimora, avrebbero potuto contribuire non per loro volontà ad incrementare le forme di contagio a causa della loro eccessiva movimentazione.

Il centro d’Accoglienza maschile dal 13 marzo ha ampliato il suo orario, rimanendo aperto anche in ore diurne, garantendo l’erogazione del servizio sulle 24 ore sotto l’attento monitoraggio degli operatori della cooperativa che si occupano della gestione e che si sono assicurati della sanificazione degli spazi e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione.

Il numero medio degli utenti presenti dall’inizio del lockdown ad oggi è di 23 persone. Le possibilità d’uscita sono state inizialmente ridotte al minimo, una al mattino e una al pomeriggio, per dare la possibilità agli utenti di soddisfare le loro esigenze quotidiane.

Dal 25 maggio c’è stata una maggiore apertura degli orari d’uscita fino ad arrivare al 1 di giugno con la chiusura del centro nelle ore diurne consentendo, comunque, di rientrare a pranzo per consumare il pasto ritirato alla Mensa Sociale.

Hanno collaborato in modo sinergico anche due parrocchie della nostra diocesi, San Paolo e Santa Caterina, che si sono rese disponibile ad ospitare 5 persone senza fissa dimora.

Inoltre si sono verificati tre casi che hanno richiesto una particolare attenzione e gestione, non avendo voluto usufruire dell’ospitalità comunale o della Caritas, per i quali si è lavorato su diverse soluzioni, dal supporto dell’unita di strada, all’ accompagnamento e all’inserimento in dormitorio, ad una sistemazione abitativa alternativa.

Il Centro diurno della Caritas mantiene l’apertura di una volta a settimana rendendo usufruibile il servizio doccia.

Da una verifica del servizio non si sono evidenziati casi di possibile contagio ma per i soggetti più fragili si è provveduto sia ad attuare interventi di inserimento in casa di riposo sia in progetti di Housing First, modello d’azione innovativo nell’ambito delle politiche sociali, che consente di ospitare l’utente in singoli appartamenti indipendenti, allo scopo di favorirne uno stato di benessere dignitoso.

Il Sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto dichiarano che il Comune è costantemente presente sul territorio per rilevare e valutare le situazioni di criticità predisponendo nuovi provvedimenti e misura di tutela dei soggetti più fragili.