Assembramenti, degrado, schiamazzi notturni nei pressi del Tribunale di Asti: l’esasperazione dei residenti fotogallery

Assembramenti, urla e schiamazzi e talvolta musica ad alto volume fino a notte inoltrata, al mattino rifiuti ovunque: sta diventando insostenibile la situazione per i residenti nella zona adiacente il Tribunale di Asti, in particolar modo la zona ricompresa tra Piazza San Giuseppe, Piazza San Rocco, Piazza Lavezzeri e Piazzale Pasta.

“Risiedendo da sei anni in Piazza San Giuseppe, ho avuto purtroppo modo di constatare come da almeno due anni, in particolar modo nelle ore notturne dei fine settimana (ma, in questo periodo estivo, ormai quasi ogni notte), il quartiere sia diventato luogo di ritrovo di gruppi di ragazzi che trascorrono le nottate in mezzo alla strada o arrampicati sui muretti, bevendo, gozzovigliando, urlando e tenendo comportamenti sicuramente incivili e maleducati” ci racconta un residente, che da quasi un anno sta cercando di sollecitare l’attenzione sul caso da parte dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine.

“A partire dall’estate 2019, quasi ogni fine settimana, ho segnalato episodi di disturbo della quiete pubblica e di schiamazzi alle Forze dell’Ordine senza però alcun concreto risultato. Alla fine del mese di Settembre 2019 ho scritto personalmente per la prima volta al Sindaco, segnalandogli la situazione e inviandogli la documentazione fotografica attestante la “devastazione” rinvenuta la domenica mattina in seguito ad una nottata all’insegna dell’inciviltà; solamente alla fine del successivo mese di Novembre ho avuto un suo riscontro, ma esclusivamente per essere informato che in caso di necessità avrei potuto contattare la sua Segreteria…” conferma, documentando la segnalazione con le foto che si possono vedere nella fotogallery.

Una situazione che non è migliorata neanche nei weekend invernali, poi la “tregua” forzata dal lungo periodo di restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, ma non appena si sono allentate le misure anti contagio è subito ripartita, anche peggio di prima: “L’apice si è raggiunto terminato il periodo di lockdown non appena si sono allentate le misure anti contagio, in particolare dallo scorso 18 Maggio – ci raccontano i residenti – Da quel momento in poi, il delirio! Assembramenti di centinaia di ragazzi ogni fine settimana (in particolare intorno al locale FuoriLuogo, in mezzo alla strada e nel parcheggio di Piazza Lavezzeri), molto spesso sprovvisti di mascherine (in palese violazione delle disposizioni anti contagio tuttora vigenti), la gran parte dei quali passa la serata e la nottata a consumare quantità incredibili di alcool, a gridare, a danneggiare e a spaccare ogni cosa gli venga a tiro e ad abbandonare ovunque ogni tipo di rifiuto.”

Anche questa volta i residenti si sono subito mossi per segnalare i fatti: “In data 25 maggio provvedevo personalmente ad effettuare la prima segnalazione all’Ufficio Decoro del Comune di Asti inviando la documentazione fotografica attestante la situazione in cui versava la mattina del 24/05 Piazza San Rocco (in particolare, la zona adiacente il Tribunale di Asti ed il locale FuoriLuogo), facendo presente, tra le altre cose, che era stata divelta (e, ad oggi, non ancora ripristinata) la recinzione di sicurezza che separa Piazzale Pasta dall’ex “Casermone” pericolante (nel quale più volte è capitato di osservare ragazzini che vi si avventurano all’interno)”.

E’ stato messo al corrente della situazione anche l’Ordine degli Avvocati “in quanto la situazione risulta ancor più paradossale se si pensa che l’accesso al Palazzo di Giustizia è ancora adesso fortemente limitato in forza delle norme anti contagio (con accessi consentiti unicamente su appuntamento), ma allo stesso tempo è permesso che a pochi metri di distanza si creino assembramenti di persone e si abbandoni ogni sorta di rifiuto davanti ad un luogo di rilevanza istituzionale (tra cui bicchieri di plastica e bottiglie vuote di bevande alcoliche)” spiega uno dei residenti.

“Successivamente, in data 27 maggio, l’Amministratore del condominio nel quale risiedo provvedeva ad inviare a mezzo PEC esposto formale al Comune di Asti ed ai Carabinieri, segnalando il “costante verificarsi di schiamazzi ed assembramenti su via pubblica in modo costante, in particolare nel periodo notturno”. Nonostante la segnalazione e il suddetto esposto, non è stato ottenuto alcun riscontro e la situazione sembra quasi peggiorare con il passare delle settimane, nonostante quasi ogni notte ci si veda costretti a richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine” lamentano i residenti che poi raccontano di un episodio specifico “Il culmine, al momento, è stato raggiunto nel fine settimana tra venerdì 19 e sabato 20 giugno, quando si è reso necessario intorno alle ore 3 del mattino l’intervento dei Carabinieri per disperdere una sorta di “rave” in Piazzale Pasta.”

Nonostante questo il giorno successivo tutto come prima: “Non certo migliore è stata la nottata di sabato, con gare di skateboard davanti al locale FuoriLuogo, partite di calcio nei parcheggi e fiumane di persone assembrate, ubriache ed urlanti. In ultimo, ancor di più esasperati da quanto verificatosi nel weekend, l’esposto di cui sopra è stato inoltrato dall’Amministratore del nostro condominio anche alla Polizia; personalmente, in pari data, ho nuovamente inoltrato una segnalazione alla PEC del Comune di Asti e alla Provincia (che, a quanto mi è dato sapere, è responsabile dell’ex “Casermone”) allegando la documentazione fotografica attestante lo stato in cui versava la zona de quo sabato e domenica mattina” prosegue il portavoce dei residenti.

“L’unica cosa certa è che, fino ad ora, le mie segnalazioni sono rimaste prive di qualsivoglia riscontro rendendo ancora più intollerabile la situazione, che ha trasformato un quartiere tranquillo in uno invivibile. Ho avuto modo in queste settimane di confrontarmi con molti residenti della zona (gran parte dei quali persone anziane che non si osano a “chiamare la Polizia”) i quali, come me, lamentano il degrado del quartiere e si sentono completamente abbandonati dalle istituzioni” conclude esasperato il residente.