Il Museo Civico di Moncalvo riapre con la mostra “Ri-Nascimento” per ripartire da otto giovani artiste

Nuova mostra e apertura estesa a tutto il weekend per il Museo Civico di Moncalvo che nel fine settimana alle porte tornerà a pieno regime non soltanto con le visite alla collezione permanente ma anche con l’arrivo della prima esposizione temporanea del 2020. Lo staff dell’ente gestore A.L.E.R.A.MO. Onlus, presieduto da Maria Rita Mottola, prevede per venerdì 26 giugno, alle ore 17.30 presso il Teatro Comunale, la presentazione con il mondo della stampa della mostra dal titolo “Ri-nascimento”, promossa nell’ambito del progetto DonnaDonne e realizzata dal collettivo “La Masca” composto da otto giovani artiste accomunate dall’aver conseguito la laurea all’Accademia di Brera le quali offriranno opere da ammirare alla luce della loro “poetica”. Da sabato 27 giugno le opere saranno poi visitabili presso il Museo Civico di Via Caccia 5 che torna così all’apertura il sabato e la domenica (dalle 10 alle 18), dopo alcune settimane di riapertura esclusivamente domenicale (ampliando anche, per gruppi di 8-10 persone, la possibilità di visita anche nei giorni infrasettimanali, previa prenotazione).

”Ri-nascimento”, promossa in sinergia con la Città di Moncalvo e con il sostegno della Tenuta La Fiammenga e la Fondazione CRT, sarà visitabile fino al 26 luglio e si presenta come una collettiva di arte contemporanea con le seguenti protagoniste:: Anna Bassi, Beatrice Canavesi, Marta Gianinetti, Letizia Imasumaq Huancahuari Tueros, Giulia Lungo, Francesca Chiara Pellone, Monica Rocca, Anastasia Talana. La mostra valorizza anche le specificità de “La Masca” che si presenta come un laboratorio delle diversità: di percorso, di pensiero, di mezzo espressivo, di collocazione geografica, di formazione, identità che ribalta il pensiero generico e generalizzante che i membri siano un tutt’uno, un essere suddiviso in più propaggini ma con esecuzione tecnica unanime e riconoscibile.

La mostra propone una selezione dal loro portfolio di un’opera per ciascuna delle protagoniste, non come rappresentante del loro lavoro ma come frammento di questo ossia una finestra nel loro bagaglio artistico. Il nome è scaturito dal luogo di questa loro prima mostra. La masca, appellativo piemontese che veniva dato una figura mitica della tradizione folcloristica popolare riconducibile ad una strega, sembra discendere dalla parola araba masakha, cioè “trasformare in animale”. “Si quis eam strigam, quod est Masca, clamaverit.” Intrisa di pregiudizio negativo, con poteri metamorfici e non solo, per questo disprezzata ma ricercata alla bisogna dal popolo, così si può rivedere il ruolo dell’arte contemporanea: demonizzata per la sua natura offensiva ma indispensabile per la sua natura difensiva. Il collettivo si rivela essere un esperimento coraggioso perché i membri partono dall’“ignorare” il lavoro delle compagne, in un calderone di input, un caos creativo generatore di arte. Il collettivo accompagnerà non solo l’estate ma anche l’autunno artistico moncalvese con la creazione di opere ispirate ai quadri di Orsola Caccia e al loro messaggio simbolico dei fiori e della preghiera. Già nel mese di luglio è invece previsto un fine settimana di performance all’aperto, da realizzarsi in piazza a Moncalvo.

Per i visitatori resta fermo il contributo di € 5 cad, esclusi i bambini sino ai 10 anni i quali potranno accedere gratuitamente. Per ogni altro aggiornamento è possibile visitare le pagine facebook del Museo Civico e di Aleramo Onlus oppure contattare il numero telefonico 351 9493084.