Uncem chiede il Super-Ecobonus anche per le seconde abitazioni

“Il super-ecobonus al 110% per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni, e l’eco-bonus e il sisma-bonus destinato ai condomini, contenute nel decreto Rilancio all’articolo 119, sono misure importanti e strategiche per far ripartire l’Italia della Fase 2 con un modello di sviluppo green e smart. Ma se vogliamo dare maggiore forza e impulso a questa iniziativa e coinvolgere l’intero comparto delle Pmi, allora occorre estendere questi benefici anche alle seconde case, a cominciare da quelle negli antichi borghi alpini e appenninici e nei centri storici delle città, e alle persone giuridiche che hanno attività nei condomini. Non ha senso escludere seconde case e persone giuridiche. E non ha senso escludere gli impianti termici a biomasse ad altissima efficienza, a cinque stelle, stufe e termocamini, con zero emissioni e interamente prodotti in filiere italiane. Uncem chiede che Governo e Parlamentari aprano a una riflessione ulteriore e prevedano l’estensione dei benefici anche a queste due categorie ora non coinvolte e l’allargamento a tutta la platea dei Comuni senza distinzioni, arrivando anche a un certificato di qualità del fabbricato, una carta d’identità obbligatoria, basata sul grado di efficienza e di resistenza a terremoti, come Uncem auspica da tempo”.
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.