Uil, Uilfpl, Uiltucs Asti: “Per la presa in carico dei pazienti Covid non inseguire estemporanee proposte ma lavorare su quanto esiste”

Riceviamo e pubblichiamo


In questi giorni si è aperta una discussione ove collocare i pazienti convalescenti COVID-19 in uscita dall’ospedale Cardinal Massaia di Asti.
Come strutture della UIL di Asti ribadiamo con forza la posizione di CGIL CISL UIL regionale del Piemonte che afferma che la presa in carico di pazienti COVID 19 deve essere effettuata esclusivamente in strutture ad essi dedicate.

Riguardo ad un ipotetico utilizzo dell’area dismessa della Casa di Riposo Città di Asti ribadiamo che pone gravi rischi per gli ospiti della struttura e per lavoratori, inoltre difficilmente potrebbe essere operativa in tempi congrui rispetto all’emergenza in corso.
Come Uil riteniamo che occorra non inseguire estemporanee proposte ma lavorare su quanto esiste come ad esempio la struttura Ospedaliera di nuova generazione di Verduno, oggi utilizzata a mezzo servizio.

In merito all’investimento per la ristrutturazione della Casa di riposo esiste un tavolo aperto con l’assessore Cotto, il Commisario dr. Camisola e le OO.SS., già abbiamo chiesto un maggior impegno e coinvolgimento alla Fondazione Banca di Asti e all’ASL per concordare un’iniziativa/progetto per gli anziani del territorio, nonché creare una struttura d’eccellenza dedicata alla cura, alla riabilitazione e all’assistenza di disabilità temporanee e permanenti: un affidabile punto di riferimento per il territorio e le famiglie.
L’emergenza non può essere utilizzata per motivi meramente strumentali, mettendo in gioco la salute e sicurezza di ospiti e lavoratori.

UIL Asti-Cuneo
UILFPL Asti
UILTuCS Asti
(Nella foto Francesco DI MARTINO, Segretario Generale UILTuCS Asti)