Prove di ripartenza da fase 2 a Nizza, tra caute riaperture e manifestazioni annullate

La fase 2 è ormai alle porte e Nizza Monferrato è pronta a ripartire, pur con tutte le precauzioni del caso.

“Abbiamo predisposto alcune riaperture – chiosa il sindaco, Simone Nosenzo – Ci siamo orientati sulle scelte che sembravano più utili dal punto di vista pratico, morale e per il benessere animale: da lunedì saranno quindi aperti l’ecocentro, il cimitero e lo sgambatoio, purché si abbia il dovuto rispetto delle misure di sicurezza, che saranno stampate su appositi cartelli affissi agli ingessi. A controllare che tutto si svolga nel modo corretto ci saranno gli agenti di Polizia Municipale in alternanza con Carabinieri volontari o volontari Protezione Civile, ma il nostro auspicio è che la gente abbia la consapevolezza e il buon senso per evitare comportamenti non conformi alle regole”.

Per il momento all’ecocentro sarà consentito solo smaltimento del verde e delle ramaglie: la struttura sarà aperta al pubblico il giovedì, il venerdì e il sabato al mattino (con orario 8:30-13), ma per accedere è indispensabile prendere un appuntamento telefonando all’Ufficio Ambiente (allo 0141720514) ed essere muniti di mascherina. L’unico caveat per accedere al cimitero, invece, è di recarsi da soli per la visita ai defunti, così da evitare assembramenti all’ingresso e all’interno. Lo sgambatoio sarà monitorato tramite telecamere: i padroni dei cani sono comunque invitati a non rimanere dentro l’area troppo a lungo, in maniera tale da dare la possibilità di entrare anche ad altri. Niente via libera, invece, per parchi e aree verdi, compresa l’area giochi di piazza Marconi: “Preferiamo ripartire con la dovuta gradualità. Se i cittadini si dimostreranno responsabili e le cose andranno per il verso giusto, valuteremo la riapertura anche dei parchi cittadini, anche se sarà difficile garantire di poterle monitorare continuamente” spiega Nosenzo.

Dal fronte delle manifestazioni giungono le prime conferme, scontate ma amare, di annullamenti. Dopo l’anticipazione ufficiosa dello scorso lunedì, ora è arrivata la decisione ufficiale: annullata “Nizza è Barbera”, se ne riparla nel 2021. Stesso destino d’altronde per tutti gli eventi in programma per maggio e giugno: Monferrato in tavola, la storica Corsa delle botti, Fansout, la Fiera della birra e il concerto estivo della banda municipale. “Vogliamo tenere aperto un piccolo spiraglio per quanto riguarda luglio: speriamo di riuscire a salvare in corner un pezzo dell’“Estate sotto al Campanon”, così Marco Lovisolo, assessore alle Manifestazioni.

Nonostante il periodo buio, i nicesi continuano a dare prova di solidarietà con grande generosità: al momento ammonta a 14260 euro la cifra raccolta tramite donazioni dal comune a sostegno del capitolo buoni spesa per le famiglie in difficoltà Senza contare le innumerevoli sottoscrizioni in denaro delle associazioni di volontariato e dei singoli esercenti. L’ultima in ordine di tempo arriva dal capitolo BNI Cardo Gobbo, che quest’anno ha donato alle scuole di Nizza 2 pc e offerto sostegno agli studenti in difficoltà con la didattica a distanza con l’attivazione di un tutorato interdisciplinare.

I numeri del contagio nella città del Campanon registrano una lieve flessione (12 i positivi e 12 in quarantena), con 11 persone guarite e 25 che hanno terminato la quarantena. Salgono a 2 i decessi da Covid-19, ma i dati dei tamponi eseguiti sembrano invitare a un cauto ottimismo: su 344, 313 risultano negativi. Tutti negativi i 183 pazienti e operatori nella prima rsa cittadina; entro la prossima settimana saranno sottoposti al tampone anche quelli delle altre strutture. Dal sindaco Nosenzo arriva infine un appello alla responsabilità nell’approccio alla fase 2: “Le regole da seguire sono semplici. Se saremo in grado di rapportarci alla nostra quotidianità sulla base di quelle andremo incontro a un graduale alleggerimento delle misure che ci traghetterà verso la fase 3. Dimostrando disinteresse e menefreghismo, invece, rischieremo di dover chiudere di nuovo tutto, con inevitabili disastrose ripercussioni dal punto di vista economico e sociale”.