Movimento civico Galvagno: aiutiamo l’Ospedale di Asti a riprendere la sua normale attività

Riceviamo e pubblichiamo.


“Il MC apprezza molto l’operato del sindaco e dell’Amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. In tale quadro Il gruppo civico, sentita la relazione del dottor Gianfranco Imerito, componente del gruppo stesso, oltreché medico di famiglia – ritiene che si debba fortemente sostenere l’esigenza – più volte posta dal sindaco – affinché vengano adottate dalla Regione tutte le iniziative necessarie per consentire all’Ospedale Cardinal Massaja di riprendere al più presto un’attività il più normale possibile per rispondere alle esigenze dei malati cronici che necessitano del regolare monitoraggio delle loro varie patologie. Purtroppo, infatti, non esiste solo la malattia da Coronavirus. Per tale patologia in base ai dati resi noti dai sanitari, sarebbe quanto mai utile e più razionale sollevare l’Ospedale di Asti dal notevole numero di ricoverati post-gravità o non gravi per curarli in altre sedi in modo da permettere all’ospedale di riprendere progressivamente la propria normale attività.

Ciò potrebbe avvenire liberando l’ospedale con alcuni provvedimenti che vengono di seguito indicati come possibili soluzioni:
•  Urgente attivazione di 40 posti di degenza presso la Residenza San Giuseppe che dispone di un edificio completamente separato dal corpo principale e totalmente autonomo nei servizi e nel personale secondo quanto viene assicurato dai responsabili della struttura .
•  Eventuale utilizzo dell’Ospedale di Nizza M.to e dotato di Radiologia per un totale di circa 60 posti.
•  Eventuale utilizzo di Hotel attualmente inattivi od anche in attività (ci risulta vi siano proposte in merito) da convertire in struttura di riabilitazione post-guarigione (circa 30-40 posti)

In tal modo sarebbero in breve tempo nuovamente disponibili presso il nostro ospedale un cospicuo numero di posti di degenza che permetterebbero la progressiva ripresa della normalità nei Reparti e negli Ambulatori.
Le risorse per il personale aggiuntivo dovranno necessariamente essere reperite all’interno dei finanziamenti regionali annunciati recentemente dalla Regione.

Nel quadro delle iniziative per contrastare il Coronavirus si ritiene altresì indispensabile rafforzare il rapporto con i Medici di Famiglia (MMG) che sono i primi Sanitari a venire a conoscenza dei soggetti colpiti, a segnalarli all’ASL e a gestire sul territorio i casi meno gravi che fortunatamente sono la maggioranza, e quei Pazienti in via di guarigione.”

Movimento civico Galvagno