Lettere al direttore

Mario Malandrone: “Pare che il sindaco dopo aver giocato al Dolce Forno si sia specializzato in meccano e lego”

Riceviamo e pubblichiamo.


“Sono un fisico, amo la tecnologia, la uso. Non faccio crociate ne contro i 3 g ne contro i 5 g. Lo premetto sempre. Serve pianificazione e concertazione. In discussione credo sia il tema del posizionamento e della pianificazione e ricapita in via E. Baussano.

Nella fase 1 e 2, pare che il sindaco dopo aver giocato per un po’ al Dolce Forno, dopo aver celebrato il carnevale mascherato da Zorro, si sia anche specializzato in meccano e lego e abbia iniziato a disseminare di antenne la città.
Gli manca però un gioco, quello che potremmo ambientare nell’antica Grecia e chiamarlo Agorà, partecipazione e informazione alla cittadinanza, anche senza dirette si può fare.

Dopo gi abitanti di Via Pietro Micca, attoniti alla vista dell’erezione dell’obelisco ILIAD ora se lo chiedono gli abitanti di Via E.Baussano, dove sorge già il basamento, e me lo chiedo pure io.

Il Sindaco disse ” La normativa ci chiede di valorizzare gli immobili non solo in fase di alienazione ma anche come rendita”, aggiunge poi che se non lo avesse fatto il COMUNE lo avrebbe fatto un privato.

Non mi soffermo sulla questione inquinamento elettromagnetico, su cui ci sono organi preposti, anche se gli studi scientifici comunque colgono criticità nell’esposizione a fonti.

Mi appassiona più il tema di come i cittadini di quell’area (E.Baussano) che hanno già molti ripetitori, si possano sentire, sapendo che un altro palo arriverà in zona. Credo si chiedano, ma davvero dopo aver valorizzato Via Pietro Micca ora tocca a noi? C’è una pianificazione? O semplicemente ci impongono una scelta?
Mi interessa, anche qui, il tema delle rendite, se ben poco si è fatto per il verde pubblico, le antenne sono un nuovo modo di valorizzare le aree verdi?

E ci chiediamo se finalmente anche dopo questa vicenda, in cui i lavori sono appena iniziati, ci sarà un ascolto dei cittadini nella pianificazione dei ripetitori. Se i 5 g ad esempio saranno più capillari (bando alle crociate!) l’attuale amministrazione ha un piano, o si affiderà agli allegri esperimenti dell’apprendista costruttore di Lego, alle rendite come per i 4 G senza la condivisione di scelte con la cittadinanza.”

Mario Malandrone Ambiente Asti