Luisella Braghero sul futuro di sagre ed eventi: “Le Pro Loco sono l’orgoglio dei territori”

Luisella Braghero: "I volontari di Pro Loco non sanno stare fermi. Solo loro gli attori che danno valore aggiunto ai nostri territori"

Hanno trascorso il periodo di emergenza sanitaria rimboccandosi le maniche: hanno organizzato raccolte fondi, collaborato con le amministrazioni per la distribuzione di mascherine, dato un mano nella consegna della spesa. Sono i volontari delle Pro Loco, sentinelle del territorio da sempre in prima linea per aiutare chi è in difficoltà, per organizzare eventi e promuovere iniziative.

Nella cosiddetta fase 2 le Pro Loco sono i soggetti che cercheranno di dare una nuova spinta ai propri paesi. Di questo è convinta Luisella Braghero, referente provinciale dell’UNPLI (Unione nazionale Pro Loco di’Italia).

“Le Pro Loco sono l’orgoglio dei territori – afferma Braghero – Hanno annullato le loro manifestazioni, ma non sono state con le mani in mano, dando il loro sostegno dove c’era bisogno. Tutto quello che hanno fatto finora è lodevole. Ora c’è una gran voglia di ripartire, perché il volontario di Pro Loco non è capace a stare fermo. Sicuramente troveranno il modo per promuovere i loro paesi sempre con una profonda consapevolezza delle restrizioni e con profondo senso collaborativo nei confronti delle amministrazioni”.

Per la ripartenza le Pro Loco si possono affidare alle linee guida delineate per l’organizzazione di sagre e fiere (leggi QUI) ma poi dovranno avere l’inventiva per realizzare qualcosa di nuovo, originale e coinvolgente, che possa essere comunque rispettoso delle normative. Un aiuto concreto può arrivare dalla stessa Regione che ha stanziato 1,5 milioni per iniziative e animazione turistico-territoriale proprio attraverso le Pro Loco (leggi QUI).

“Non sarà più possibile organizzare cene con 1000 persone, ma magari una passeggiata per le colline, distanziati e con le giuste precauzioni si potrà proporre. Buon senso, buona volontà e collaborazione con le amministrazioni: sono le caratteristiche che servono e che alle Pro Loco di certo non mancano” conclude Braghero.