Le vecchie monete in lire, quale valore hanno oggi

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Non si parla più tanto delle vecchie lire, la valuta che è stata in corso in Italia situazione fino all’introduzione dell’euro; a tirar fuori l’argomento, solo qualche nostalgico o collezionista che ancora ne conserva da qualche parte.
Proprio a questo riguardo è importante sottolineare che le lire non sono del tutto scomparse dopo il 2012, quando ne fu proclamata la scomparsa ufficiale. Un articolo di Bloomberg, pubblicato corso dell’anno passato, ha destato una certa sensazione nel nostro Paese. Vediamo per quali ragioni.

La scoperta di Bloomberg

In questo articolo veniva riportata una dichiarazione di Giuseppe Arbore, colonnello della Guardia di Finanza che era stato ascoltato dal Parlamento e secondo il quale proprio la lira continuerebbe ad essere la valuta utilizzata nelle transazioni tra le organizzazioni criminali presenti lungo il territorio nazionale.
Una notizia del resto confermata dal sequestro operato, nel mese di marzo, dalla Guardia di Finanza, relativo ad un’ingente quantità di banconote del vecchio conio presenti nei forzieri segreti del clan dei Casalesi.
Insomma, lungi dall’essere scomparsa, la lira continua a circolare in notevoli quantità nel nostro Paese. Anche per questioni poco lecite. Ma non solo i criminali hanno conservato le vecchie lire.

Che valore hanno le vecchie lire, oggi?

In molti hanno deciso di conservare esemplari delle vecchie lire a fini di puro collezionismo. Abitudine che ha contribuito a creare un notevole mercato, in cui alcune di queste vecchie monete hanno assunto un valore spesso notevole. Quali sono le lire che hanno acquisito maggior valore dopo la fine del loro corso legale?
Un caso abbastanza clamoroso è rappresentato dalle 10 lire del 1946, che attualmente sono valutate la bellezza di 6mila euro, nel caso in cui siano ancora in ottime condizioni. Mentre quelle dell’anno successivo, raffiguranti un cavallo alato da una parte e un ramoscello d’ulivo nell’altra, possono valerne 4mila.
Ci sono poi i vari esemplari di 500 lire d’argento, più nello specifico le 500 Lire Caravelle e le 500 Lire Bimetalliche (dorate all’esterno e argentate all’interno). Anche le 5 lire possono valere una piccola fortuna. In particolare la versione del 1946 realizzata in Italma, una lega metallica utilizzata dalla Zecca di Stato e composta da alluminio, manganese e magnesio, che può essere facilmente venduta ai collezionisti per 1.200 euro.

Le lire più preziose

Mentre quella del 1956 può arrivare a valerne 2mila, una quotazione giustificata dal fatto che è difficile trovarne in buone condizioni.
Infine la moneta che ha forse il maggiore valore simbolico per un gran numero di italiani, proprio per il suo costante utilizzo, ovvero quella da 50 lire. In questo caso è l’esemplare del 1958 che può vedere il suo valore attestarsi anche a 2mila euro nel caso non siano presenti graffi o altri segnali dell’incedere del tempo.

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