Fase 2 Piemonte: scende l’indice di contagio e cresce la capacità giornaliera di tamponi

Videoconferenza questa mattina, martedì 12 maggio, della Regione Piemonte per fare il punto sulla situazione epidemiologica, il monitoraggio in Piemonte della Fase 2 e i protocolli per le cure con il plasma.

Nel corso della videoconferenza l’epidemiologo Paolo Vineis ha dichiarato che “in generale il Piemonte e Torino stanno andando bene, anche rispetto ad altre Regioni italiane. L’indice R0 è sotto 0,5”.

Il presidente Alberto Cirio e gli assessori valuteranno il calendario delle prossime riaperture delle attività economiche dopo il confronto con il Ministero della Salute che avverrà nei prossimi giorni alla luce dei dati del monitoraggio in corso.

Ferruccio Fazio, a capo della task force per la Fase2, ha affermato che “il monitoraggio giornaliero sul Coronavirus è un passo avanti importante che ci consente di valutare le aperture o la possibilità di eventuali nuove chiusure se si verificasse la ripresa dei contagi in alcune zone”. Un’eventuale ripresa dei contagi sarà condizionata da tre fattori: distanziamento sociale, uso di mascherine e tracciatura dei contatti stretti.

Aumenta ancora la potenzialità dei laboratori. L’assessore Matteo Marnati ha dichiarato durante una video conferenza stampa che “la Regione Piemonte ha fatto molto di più di qualunque altra nel potenziamento dei laboratori per i test sul Coronavirus: siamo passati dalle due strutture di dieci settimane fa con la capacità di 100 tamponi al giorno, ai 15 laboratori attuali, tra ospedali e centri privati, con 40.000 tamponi a settimana. Con l’acquisto dei macchinari, il potenziamento dei laboratori e e la grande organizzazione siamo arrivati a una produttività massima teorica di 9.000 tamponi al giorno e una media ora attestata a 7700. A giugno si potrà arrivare a 15.000 tamponi al giorno con un massimo di 20.000, che potrà essere superato nella fase successiva in vista dell’autunno”.

L’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute di Torino sta predisponendo il proprio protocollo di ricerca sull’efficacia del plasma nella cura dei pazienti Covid-19 con grave insufficienza respiratoria. Come annunciato nella videoconferenza per fare il punto sull’epidemia con l’assessore Luigi Icardi, la ricerca dei donatori è in corso e la raccolta del plasma dovrebbe cominciare il 1° giugno. La Città della Salute di Torino sarà capofila di un progetto al quale parteciperanno tutti i servizi trasfusionali e le aziende sanitarie del Piemonte esclusa Novara, che ha già aderito al protocollo di Pavia.
Sarà paragonato l’uso di plasma iperimmune con l’uso di plasma che non lo è a fronte di una tripla somministrazione ogni 48 ore. La ricerca si protrarrà per 18 mesi, esaminando la sopravvivenza a 30 giorni. I donatori saranno selezionati fra coloro che hanno sviluppato una elevata concentrazione di anticorpi contro il Covid-19.