Fase 2: in Piemonte riparte la manutenzione delle foreste e dei boschi

Cantieri di lavoro pronti a partire la prossima settimana e operai attrezzati per la sicurezza. Assessore Gabusi: «Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i sindacati per arrivare rapidamente al riavvio dei lavori. Spiace leggere notizie false in proposito sui giornali».

Cantieri per le manutenzioni forestali pronti a partire e assunzioni degli operatori stagionali attivate. Da martedì pomeriggio il comparto forestale della Regione Piemonte è pronto a ripartire a poco meno di un mese della tradizionale data di apertura della stagione, quest’anno rimandata a causa dell’epidemia Covid-19.

«In questo mese – sottolinea l’Assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi – abbiamo lavorato costantemente con i sindacati per individuare la modalità migliore di ripartenza del settore forestale regionale. Grazie alla collaborazione di tutti siamo arrivati a due risultati importanti. Il primo: i cantieri per la manutenzione delle foreste e dei boschi sono stati organizzati in coerenza con le misure di sicurezza previste dal protocollo condiviso proprio con i sindacati. Il secondo: siamo pronti a procedere con le assunzioni degli operai forestali stagionali non appena avremo i responsi delle visite mediche obbligatorie. Abbiamo fatto i salti mortali per anticipare le visite mediche il più possibile, tant’è vero che la data prevista di fine delle visite è stata anticipata dal 27 al 21 maggio, considerando che nel periodo di massima emergenza erano a ranghi estremamente ridotti. Per quanto riguarda la sicurezza del personale la Regione Piemonte ha acquistato per tutti gli operatori forestali i dispositivi di sicurezza individuali e li ha già consegnati ai direttori dei lavori, che stanno provvedendo a distribuirli al personale unitamente alla formazione in vista dell’apertura dei cantieri. Cantieri che apriranno presumibilmente la prossima settimana».

Il personale forestale si occupa di interventi di manutenzione ambientale, allo scopo di prevenire i fenomeni di dissesto idrogeologico, ripristinare gli ambienti dai danni dovuti a calamità naturali, gestire il patrimonio forestale regionale e contribuire a mantenere condizioni di vivibilità nelle aree più disagiate del territorio rurale. Dei 413 operai forestali regionali 243 sono dipendenti a tempo indeterminato, per i quali è stata prolungata la cassa integrazione fino al giorno in cui riprenderanno il lavoro. Gli altri 170 sono invece ‘stagionali’, con obbligo di visita medica per l’assunzione a tempo determinato.

«Come ho detto ieri nel corso della riunione con i sindacati – specifica l’Assessore Gabusi – la Regione non ha intenzione di cambiare orientamento sulla stabilizzazione di queste figure professionali. Si tratta solo di farlo in maniera corretta con le giuste coperture finanziarie e normative. Mi è spiaciuto leggere su importanti testate di informazione, proprio mentre la riunione di ieri era in corso, notizie, evidentemente false, secondo cui la Regione lascerebbe a casa i lavoratori stagionali. È vero, invece, il contrario: sono tutti riassunti e siamo pronti a partire con la stagione. Non era possibile assumerli prima poiché, da un lato, non avevamo la certezza dell’avvio dei cantieri e, dall’altro, i laboratori per le visite mediche erano pressoché chiusi. Falsa anche la notizia di numerosi solleciti ad incontrarsi da parte sindacati nei miei confronti andati a vuoto: al contrario, in questi mesi abbiamo avuto un dialogo intenso e molto costruttivo, al quale l’autrice dell’appello sui giornali non ha mai partecipato. Evidentemente non era al corrente della situazione e ha pensato di lanciare un grido d’allarme su autorevoli testate online, proprio mentre la riunione con i livelli più alti dei sindacati era in corso».