Asti, Italia Viva: “Quarantena in albergo: proviamoci anche nell’Astigiano”

Quarantena in albergo per chi non può effettuarla a casa

Riceviamo e pubblichiamo.


L’esempio del progetto realizzato dal Comune di Cuneo e coordinato e gestito dal Consorzio Socio Assistenziale di quel territorio, che prevede di ospitare in un albergo adeguatamente predisposto i contagiati da coronavirus che per qualche motivo non possono effettuare la quarantena a casa, potrebbe essere replicato con risultati positivi anche nell’Astigiano ed ovviare alla impossibilità di prevedere la compresenza, anche in ale distinte, di utenti ex-covid e di utenti sani nelle strutture assistenziali esistenti.

Organizzare una soluzione analoga a quella sperimentata a Cuneo consentirebbe infatti da un lato di liberare posti in strutture pubbliche e dall’altro di garantire un soggiorno più sicuro e controllato per pazienti in quarantena (perché positivi al test Covid 19) o in isolamento fiduciario (perché entrati in contatto con una persona con tampone positivo al Covid 19 con o senza sintomatologia), ma che non hanno la possibilità di rimanere al proprio domicilio durante tale periodo.

L’impossibilità a rimanere al proprio domicilio deriva da non compatibili condizioni igienico sanitarie e strutturali o dalla presenza, nella stessa abitazione, di persone “fragili” come anziani, bambini o pazienti oncologici. I casi possono riguardare sia persone non ancora note ai servizi sia persone con situazioni a medio-alta complessità socio sanitaria, che richiedono una assistenza specifica nel periodo di isolamento/ quarantena.

L’Astigiano ha una eccellente rete di servizi socioassistenziali (rappresentati dai Consorzi Cogesa e Cisa rispettivamente per il nord e il sud della provincia e dal Comune di Asti per il capoluogo) che potrebbero senza dubbio gestire questa situazione con professionalità, competenza e risorse proprie o derivanti da accordi o domande a fondazioni bancarie o altre fonti di finanziamento. Il tutto ovviamente in piena condivisione con il Distretto Sanitario e con il Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’ASL AT.

Certamente sarà necessario individuare uno o più alberghi che dovranno essere completamente dedicati a tale servizio, ma, con la collaborazione su base volontaria dei gestori e viste le difficoltà attuali relative al turismo e ai viaggi, non dovrebbe essere difficile trovare quanto necessario.

Come ha dichiarato il sindaco di Cuneo, “essere comunità significa prendersi cura di se stessi e degli altri, in questi giorni ancora di più”. E perché non può accadere la stessa cosa anche nell’Astigiano? Sarebbe un segno di lungimirante programmazione, che allevierebbe situazioni di particolare disagio sia per la sanità sia per le famiglie.
Italia Viva Asti