Asti, cambia. Il momento è ora

Proposte al Comune per la ripartenza: "Asti, visti i suoi problemi di qualità dell’aria da sempre evidenziati, deve ancora più adesso reagire con una nuova ed efficace strategia di sviluppo della mobilità sostenibile."

Riceviamo e pubblichiamo.


“Dopo queste tragiche settimane di morte e sacrificio, solitudine e solidarietà, anche la nostra Asti inizia a pensare a come potrà essere la vita nei prossimi mesi, nei prossimi anni.

Nella situazione che si prospetta, i temi della mobilità e della qualità dell’aria saranno ancora più cruciali. Si moltiplicano gli studi sulla correlazione tra livelli di particolato e diffusione del Covid-19. Dal Ministro dei Trasporti De Micheli in questi giorni è arrivata una forte e precisa presa di posizione sulla mobilità sostenibile, proponendo incentivi sull’acquisto di biciclette e richiamando il senso di responsabilità delle persone. Inoltre, in molte città del mondo, stanno già partendo nuove esperienze di mobilità alternativa, da Milano a Bogotà, da New York a Roma.

Asti, visti i suoi problemi di qualità dell’aria da sempre evidenziati, deve ancora più adesso reagire con una nuova ed efficace strategia di sviluppo della mobilità sostenibile. I mezzi pubblici non potranno essere la soluzione e non si può pensare che anche quegli astigiani che abitualmente li usavano nelle ore di punta, si riversino sul trasporto in auto private. Sappiamo, inoltre, che gli effetti economici sono e saranno pesanti per molte famiglie, che hanno il diritto di potersi muovere in maniera economica e sicura. L’approccio dovrà essere quello di una promozione massiccia della mobilità a piedi ed in bicicletta.

L’Amministrazione Comunale può svolgere un grande ruolo pedagogico nei confronti di tutta la popolazione, sfruttando anche la presenza sui mezzi di comunicazione e sui social, facendo partire una forte campagna di appelli a muoversi in modo sostenibile per Asti. Per avviare il lavoro non semplice di incidere sulle abitudini di una comunità ancora non avvezza a forme di mobilità alternativa, il Sindaco potrebbe scrivere una lettera da recapitare in ogni casa, affinché gli Astigiani siano pronti e disponibili ad un nuovo modo di vivere la città.

Una larga fetta della cittadinanza sta imparando ad utilizzare maggiormente applicazioni e piattaforme digitali, che potranno sempre più favorire e facilitare i contatti tra il cittadino e l’amministrazione, per risolvere adempimenti e dare comunicazioni, senza bisogno di una presenza fisica negli uffici, riducendo così i bisogni di spostamento all’interno della città.

Sempre in quest’ottica, in queste settimane abbiamo riscoperto il vicinato, il quartiere, il negozio di prossimità; diamo la possibilità alle persone di vivere in pieno il proprio quartiere e questo potrà stimolare i cittadini a camminare per le vie, i parchi e le piazze della propria zona. Gli abitanti, i comitati di quartiere, le parrocchie, le associazioni potranno promuovere attività per i bambini e l’incontro tra le persone: prevedere la chiusura di alcune vie del quartiere in determinati giorni della settimana che favorisca le attività all’aria aperta, rendere disponibili i parchi e le aree verdi per le proposte di società sportive e palestre private.

Per quanto concerne l’uso della bicicletta, questi mesi, a partire da subito, potranno essere decisivi per predisporre misure che rendano finalmente la città fruibile e sicura per i ciclisti. Come in altre città è già allo studio, anche Asti ha bisogno di una rete di piste ciclabili razionalmente collegate tra loro. Un buon collegamento ciclabile tra periferia e centro permetterebbe anche di far ripartire l’economia del centro, la ristorazione, le consegne a domicilio.

È necessario procedere subito a realizzare le piste ciclabili previste nel piano del traffico, del quale, peraltro, si dovrebbe prevedere una ristrutturazione alla luce del mutato contesto e delle nuove necessità. A quelle già previste, andranno aggiunte anche piste ciclabili temporanee e di prova, con segnalazione orizzontale, sia in passaggi dedicati che in condivisione con le auto, in modo che gli automobilisti inizino ad abituarsi a dare precedenza alle bici. Tali opere sarebbero a basso costo di realizzazione, ma potrebbero portare ampi benefici anche di lungo termine. Durante il periodo primavera-estate si avrebbe la possibilità di testare queste piste ciclabili anche in occasione di domeniche a piedi. A tale proposito, invitiamo l’Amministrazione Comunale ad aderire alla proposta rilanciata da Comune-info.net: il Comune potrebbe proporre e decretare che, nella fase 2, le strade delle città siano aperte la domenica al correre all’aperto di bambine e bambini, perché i loro giochi (protetti) possano svolgersi contando su una completa disposizione di tutti i grandi spazi che la città libera da automobili può offrire.
Nel passaggio ad un nuovo paradigma, grande attenzione andrà posta alla rimozione degli ostacoli che impediscono una piena fruizione della città alle persone con disabilità ed anche ai nostri anziani, colpiti così duramente da questa pandemia. Per queste categorie di persone andrebbero previste priorità di accesso ed abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici
Si presenta forte il disagio delle frazioni, per le quali vanno predisposti percorsi sicuri per pedoni e ciclisti in entrata alla città.
A settembre, quando si auspica che le scuole riaprano finalmente le loro porte, la città deve essere pronta a ripartire con un passo diverso: Pedibus in tutte le scuole elementari, rastrelliere per le bici in ogni scuola media e superiore. Le rastrelliere sarebbero opportune anche in altri punti strategici della città, come uffici pubblici, luoghi di culto, ospedale, impianti sportivi, parchi, supermercati, stazione, piazze del centro.

Molte di queste misure sono a basso costo, ma importante sarà spendere bene i soldi che Asti ha a disposizione per l’acquisto di mezzi e intercettare i fondi europei/nazionali/regionali per incentivi e progetti che nelle prossime settimane saranno messi in campo.

Il periodo che abbiamo di fronte avrà bisogno della collaborazione di tutte e tutti, con uno spirito di comunità che l’emergenza sanitaria in atto ha messo in risalto anche nella nostra città. Per questo la Rete Asti Cambia si mette a disposizione dell’Amministrazione Comunale, per sostenere e promuovere tutto quanto potrà essere messo in atto per portare Asti ad avere, finalmente, la mobilità che si merita e chiediamo che sia favorita la partecipazione più ampia possibile di tutte le forze vitali della società astigiana, per cogliere questo momento storico.”

Rete Asti Cambia

Aderiscono all’Appello:
Cooperativa della Rava e della Fava
OSA – Osservatorio per la Sostenibilità dell’Astigiano
Legambiente Asti
Altritasti
Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano
Forum Salviamo il Paesaggio
Genitorinsieme
Ananse
Fridays For Future Asti
FIAB Asti
Marabù ets aps – Il Posto Buono
Rete Welcoming Asti (Noix de Kola – ACLI Asti – Cittadinanzattiva aps – Coordinamento Asti Est – Libera Asti)