Articolo Uno Asti: “Grazie alle forze dell’ordine per l’operazione Game Over, la politica prenda le distanze da personaggi di dubbia rispettabilità”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Segreteria di Articolo Uno Asti


Negli scorsi giorni la città di Asti è stata scossa da un’indagine giudiziaria svolta dalla Questura di Asti e dalla Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di alcuni concittadini astigiani, mentre alcuni altri sono sottoposti a misure interdittive e sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un ingente valore, in quanto indiziati di gravi reati quali l’usura e l’estorsione.
In qualità di cittadini e di esponenti di una forza politica del territorio non intendiamo certamente esprimere opinioni, né tantomeno giudizi, sull’operato degli indiziati prima che l’organo giudiziario abbia svolto le dovute indagini necessarie per addivenire alla realtà dei fatti, ma la situazione venutasi a creare ci porta a riflettere su alcuni aspetti che interessano il nostro territorio e che hanno un impatto ancor più forte in un periodo come questo, dove la crisi sanitaria va di pari passo con quella economica e sociale con ricadute gravissime sulla popolazione della città e della provincia.

Com’è noto, il lungo periodo di quarantena si ripercuote gravemente sulle problematiche economiche di un territorio che era già in sofferenza prima della pandemia di Covid-19 e impoveriscono ulteriormente, non solo le classi sociali più fragili e più vulnerabili, ma anche le fasce più alte rappresentate dal commercio, dagli artigiani e dalle attività legate alla preparazione e distribuzione degli alimenti, quali bar, ristoranti e affini. Realtà produttive che prima della crisi sanitaria riuscivano a malapena a compensare spese e ricavi e che ora sono in grave sofferenza di liquidità e a grave rischio di non riapertura dell’attività stessa. In questa situazione molti imprenditori necessitano di liquidità che, purtroppo, non sempre risulta disponibile nei modi e nei tempi necessari presso gli istituti bancari, così risulta facile cadere nella trappola degli “amici” che prima ti dimostrano solidarietà, prestandoti quanto necessario, ma successivamente pretendono la restituzione delle somme con interessi esorbitanti, spesso richieste con modalità intimidatorie e violente. Tutto ciò è quanto di più deprecabile ed ignobile, soprattutto se perpetrato nei confronti di persone disperate ed in preda al panico per il proprio futuro e quello delle loro famiglie.

Il territorio astigiano e la sua provincia, purtroppo, non sono nuovi a realtà criminali legate ad organizzazioni mafiose che, come individuato da molteplici indagini giudiziarie trascorse, hanno insediato le loro basi e il loro malaffare in molti ambiti economici della nostra zona, provocando l’attenzione da parte delle forze dell’ordine e degli apparati giudiziari sempre al lavoro per contrastare il potere e la forza di tali organizzazioni capaci di ramificazioni su tutto il territorio nazionale e non solo. L’obiettivo di queste strutture delinquenziali è quello di infiltrarsi nel tessuto economico e sociale dei territori attraverso rapporti interpersonali e conoscenze tra le popolazioni locali e per mezzo delle quali, raggiungere anche le istituzioni e i suoi rappresentanti.
L’attenzione che occorre riservare, a tutti i livelli istituzionali, nei confronti di queste pericolose infiltrazioni, anche nella politica nazionale e in quella locale dove uno dei soggetti tratti in arresto aveva cercato di introdursi nelle ultime elezioni comunali, deve essere massima e la trasparenza dell’operato delle forze politiche e dei propri rappresentanti devono essere i presupposti indispensabili per l’amministrazione delle istituzioni e dei territori.

Articolo Uno desidera ringraziare le forze dell’ordine e tutti coloro che ogni giorno si adoperano per contrastare la criminalità e per proteggere gli interessi dei cittadini. Ritiene, inoltre, indispensabile che tutti i rappresentanti della politica che ricoprono a vario titolo ruoli istituzionali prendano formalmente le distanze da personaggi di dubbia rispettabilità, sgomberando ogni dubbio per mezzo di dichiarazioni chiare e tempestive nei confronti delle istituzioni e di tutti i cittadini per affermare con fermezza che i valori della legalità, della trasparenza e il rispetto delle istituzioni e delle sue regole, siano i principi fondanti della nostra Costituzione, della nostra società e della politica.