Piemonte, a Pasqua sciopero dei dipendenti da aziende della distribuzione commerciale

Riceviamo e pubblichiamo.


“L’ordinanza della Regione Piemonte che consente l’apertura delle strutture di vendita degli alimentari nella mattina di Pasqua è del tutto incomprensibile e fuori luogo.

Le stesse aziende della grande distribuzione avevano deciso in proprio la chiusura in tale giornata.
Aprire la mattina di Pasqua non è utile ai cittadini, che in questo periodo purtroppo hanno tutto il tempo di fare la spesa fino a sera della vigilia ed è dannoso per le Lavoratrici e Lavoratori del commercio e per le loro famiglie ai quali si rovina questa giornata speciale oltre quanto già faccia il covid19.

Le Lavoratrici e i Lavoratori del commercio hanno, stanno e continueranno a garantire il servizio commerciale ai cittadini tutti i giorni dalla mattina alla sera. Non dare loro due giorni di tregua e rovinargli la Pasqua da passare in famiglia, vuol dire non avere alcun rispetto per queste persone sia come Lavoratori sia come cittadini.

Molte altre Regioni in Italia hanno deciso la chiusura dei punti di vendita anche dell’alimentare per le due festività: Pasqua e Pasquetta. La Regione Piemonte NO!!!
Probabilmente i nostri amministratori nell’assumere tale decisione hanno immaginato una moltitudine di cittadini che metteranno la sveglia alle 6 per mettersi in coda a fare la spesa Pasqua mattina!!!!!!!!!

Oppure ha prevalso la ragion politica che ha condotto ad una insulsa ed inefficace decisione, sulle giuste necessità delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio?

Le Lavoratrici ed i Lavoratori del commercio si riappropriano autonomamente della festività Pasquale partecipando allo sciopero proclamato in tale giornata e per il territorio piemontese, da: UILTuCS UIL e FILCAMS CGIL.
Le Lavoratrici e i Lavoratori del commercio non sono figli di un dio minore.”