Oms: “Fine del lockdown non è fine epidemia”

Dall’OMS arriva un monito molto importante. Come riporta Adnkronos, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in una conferenza stampa a Ginevra su Covid-19 svoltasi ieri, lunedì 20 aprile, ha sottolineato: “Vogliamo ribadire che allentare le restrizioni non rappresenta la fine dell’epidemia in nessun paese. La fine dell’epidemia richiederà uno sforzo costante da parte di individui, comunità e governi per continuare a reprimere e controllare il virus. I cosiddetti lockdown – ha aggiunto – possono aiutare a smorzare l’epidemia, ma non possono farcela da soli. I Paesi devono ora assicurarsi di poter rilevare, testare, isolare e curare ogni caso e rintracciare ogni contatto”.

Accogliamo con favore lo sviluppo di test per lo studio degli anticorpi che aiutano a tracciare la diffusione del virus nella popolazione. I dati preliminari che abbiamo raccolto segnalano che una percentuale relativamente piccola possiede gli anticorpi, anche nelle zone più colpite dall’epidemia”, ha quindi reso noto Ghebreyesus. “Mentre i test sugli anticorpi sono importanti per sapere chi è stato infettato i test che rilevano il virus sono uno strumento fondamentale per la ricerca, la diagnosi, l’isolamento e il trattamento di casi attivi“. Ghebreyesus ha infine annunciato che sono stati “identificati e validati 5 test che possono essere prodotti in grandi quantità“.

“Accogliamo con favore ogni lavoro si stia portando avanti su un vaccino” contro Covid-19, “nel modo più rapido e sicuro possibile. Abbiamo ormai migliaia di sequenze virali disponibili e i ricercatori le stanno studiando tutte. Questo ci consente di vedere se e come” Sars-Cov-2 “cambia e stiamo verificando che è relativamente stabile: compie i normali cambiamenti che un virus compie e che ci aspettavamo. Questa è una buona notizia per lo sviluppo di un vaccino”, ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus del programma per le emergenze dell’Oms.

Ci sono molti candidati vaccino allo studio – ha aggiunto – e stiamo lavorando per accelerare il più possibile, sempre in sicurezza, la possibile distribuzione di qualsiasi vaccino arrivi. Ne avremo bisogno in futuro”.

Fonte: adnkronos.com

Nella foto, corso Alfieri, ad Asti, vuota per effetto del lockdown.