Non andrà tutto bene, perché non va tutto bene

Più informazioni su

Non andrà tutto bene perché non va tutto bene.
Andrà tutto bene” è lo slogan che ha caratterizzato la comunicazione da quando il coronavirus Covid-19 ha bloccato la nostra quotidianità, obbligandoci a rivedere le nostre vite. Tre parole che volevano risuonare come un messaggio di speranza, sopratutto nel rapporto con i più piccoli, per proteggerli dietro a quegli arcobaleni e quelle scritte.

Ma non andrà tutto bene, non va bene per niente. Non si può continuare a leggere e a sentire nelle canzoncine “Andrà tutto bene”. Non andrà tutto bene perché in Italia abbiamo superato le 16 mila vittime. Con che coraggio possiamo continuare a dire che andrà tutto bene a queste famiglie che stanno soffrendo, che si chiedono perché sia capitato proprio a loro?

Non andrà tutto bene perché le persone stanno continuando a morire nella solitudine, senza la vicinanza dei propri cari, che soffrono da lontano, che guardano quel telefono combattuti tra la speranza che squilli per portare buone notizie ed il terrore che possa essere l’ultimo squillo prima della terribile verità.

Non andrà tutto bene perché non va tutto bene. Non va bene per niente per tutti quelli che da un mese non lavorano e non vedono speranze all’orizzonte. E che non credono a chi dice “nessuno verrà dimenticato”, perché lo sappiamo benissimo che non sarà così.

Non andrà tutto bene. Non va tutto bene per niente. Perché mentre negli ospedali si muore nonostante tutti gli impegni profusi da chi lavora in trincea, da chi combatte arrivando a sacrificare la propria vita, mentre in molte case di riposo si consumano delle tragedie, dove gli anziani si spengono come candele, uno dietro l’altro, c’è ancora gente che va in giro come se niente fosse, pensando che tanto non gli riguarda.

Non andrà tutto bene. Come si può dire ai bambini che andrà tutto bene quando questo maledetto virus si sta portando via così tante persone, così tanti nonni?
Come si può dire che andrà tutto bene quando, con tutto quello che ci ha insegnato la vita negli ultimi mesi, non riusciamo a proteggere chi amiamo e dobbiamo restare nelle nostre case, impotenti, flagellati dalla rabbia verso il mondo, senza poter neanche stringere la mano, dare un’ultima carezza, un ultimo saluto a chi ci è stato a fianco per una vita intera e se ne sta andando nel silenzio di questa tragedia preannunciata.
Non andrà tutto bene, oh no. Non va bene per niente.

Più informazioni su