L’Archivio di Stato di Asti e la campagna social #iorestoacasa

La cultura non si ferma e non si è fermato neanche l’Archivio di Stato di Asti.

In questo periodo di chiusura al pubblico l’Archivio ha aderito alla campagna #iorestoacasa, nata spontaneamente sulla rete e rilanciata dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che invita a limitare le relazioni sociali per combattere la diffusione del Covid-19.

E così l’Archivio di Stato di Asti ha aperto virtualmente i propri depositi per mostrare e raccontare i documenti e i fondi archivistici che conserva, con la speranza di poter nuovamente accogliere presto e in sicurezza gli studiosi e i cittadini.

Ogni settimana è stato individuato un tema per allestire piccole mostre virtuali da pubblicare sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter dell’Archivio di Stato di Asti.

Il percorso è cominciato dalla sede, il prezioso “contenitore”, presentando alcune immagini e curiosità legate alla Chiesa, un vero e proprio tesoro nascosto che fa parte dell’antico monastero femminile cistercense di Sant’Anna e Santo Spirito.

È stata posta poi attenzione su alcune abitudini quotidiane che hanno subito forti limitazioni in questi ultimi tempi: il viaggio, il cinema e il teatro. Attraverso i documenti, a partire dal Teatro Alfieri di Asti (con le carte del fondo Ballario), facendo un salto nel passato ricordando le sale cinematografiche astigiane degli anni Quaranta (attraverso il fondo Questura di Asti) e scoperto la storia del viaggiatore Osvaldo Roero di Cortanze, attraverso il suo libro di memorie.

Un’intera settimana è stata dedicata proprio alla famiglia Roero di Cortanze, il cui archivio venne donato all’Archivio di Stato di Asti arricchito dalla biblioteca di famiglia e da altre opere d’arte.

archivio di stato asti

Dagli scaffali dov’è conservato il fondo archivistico Crova di Vaglio proviene il Cabreo de beni propri dell’illustrissimo signor barone di Vaglio Luigi Crova, un grande volume rilegato in pelle contenente le mappe e le misurazioni dei beni terrieri della famiglia, realizzato nel 1769 e riccamente decorato. Nella settimana dedicata a questo documento importante per la storia del nostro territorio hanno scoperto che cos’è e quali funzioni aveva un cabreo, anche attraverso un piccolo quiz. Con la presentazione di una pagina decorata di questo cabreo, l’Archivio ha aderito al flash mob digitale organizzato dal MiBACT insieme a Touring Club, domenica 26 aprile, per mantenere gli italiani a contatto con le meraviglie dei propri territori.

E’ stato proposto anche un percorso nella storia della malattia e della salute attraverso le carte del fondo archivistico dell’Ospedale Civile di Asti per poi arrivare, la settimana successiva, attraverso un percorso di avvicinamento vissuto attraverso la presentazione di documenti presenti nel fondo della Prefettura, alla festa della Liberazione.

In attesa che le condizioni consentano di presentare nuovamente il prezioso patrimonio archivistico nella storica sede dell’Archivio di Stato, anche questa settimana l’Archivio di Stato di Asti aprirà virtualmente i depositi per ricordare personaggi illustri del nostro territorio.

Sito internet: https://www.archiviodistatoasti.beniculturali.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/archiviodistatoasti/
Profilo Twitter: https://twitter.com/ArchivioStatoAT

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