Il laboratorio “Luciano Gallino” presenta Nao, il social robot in aiuto dei bambini a casa da scuola

L’intelligenza artificiale scende in campo in Piemonte per aiutare le scuole in questo periodo così difficile, con insegnanti, studenti e famiglie alle prese con la complicata realtà della didattica a distanza. Nel Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa “Luciano Gallino” di Torino, di cui è responsabile scientifico l’astigiano Renato Grimaldi, si lavora da tempo per la creazione di modelli che simulino il comportamento umano, collaborando con le scuole con ricerche sull’innovazione della didattica tramite l’utilizzo della robotica educativa.

Da poche settimane nel laboratorio è arrivato Nao, un nuovo robot  che nasce per interagire con i bambini e le bambine delle scuole elementari piemontesi, aiutandoli in questo delicato momento di isolamento, ovviamente con metodi concordati con insegnanti e famiglie. Ed è proprio Renato Grimaldi, coordinatore scientifico del Laboratorio Gallino e direttore della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Torino, a segnalarci di questa importante iniziativa del centro, che, dal 2019, attraverso la realizzazione di modelli che simulano il comportamento degli “attori sociali” e un parco esteso di robot, “coadiuva il mondo della scuola in ricerche sull’innovazione della didattica. Tali attività sono svolte nella forma della ricerca, della didattica e della terza missione.” – come spiega lo stesso Grimaldi a Unitonews.

Ma come funziona Nao? Nao va ad affiancare un altro social robot già in dotazione, “Pepper”, e, illustra il docente astigiano, “è capace di riconoscere le emozioni di chi gli sta di fronte e dunque di regolare e pianificare risposte di fronte a determinate situazioni e stimoli. A differenza di Pepper, Nao ha le “gambe”, può camminare e possiede una larga varietà di movimenti; è alto solo 60 cm e quindi è facilmente trasportabile in ambienti diversi dal Laboratorio come scuole e ospedali. Questi social robot sono dotati di un’intelligenza artificiale incarnata, che esibiscono attraverso comportamenti mediati da microcomputer, sensori, motori e ingranaggi.”

Nao è programmato per interagire in modo virtuale con gli studenti, condividendo con loro anche emozioni, sia positive, sia aiutando ad elaborare quelle negative, come noia, ansia e paura. Nao sarà un compagno di vita, un “mediatore di comunicazione, – come descrive Grimaldi a Unitonews – che, attraverso video di pochi minuti che si succederanno sui canali social del Laboratorio Gallino, potrà interagire e accompagnare bambine e bambini in questa ormai lunga emergenza, e senza dimenticare che alcuni di loro – e non solo adesso – sono o si sentono isolati in quanto ospedalizzati o perché ad esempio soffrono di disturbi dello spettro autistico.”

Il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione ha voluto intervenire in questo modo perché, oltre agli aspetti di emergenza sanitaria ed economica, la pandemia Covid-19 avrà grandi effetti anche sul sistema educativo e scolastico, e dunque sullo sviluppo dei bambini e dei ragazzi che stanno subendo questa situazione e questa rivoluzione nel rapporto con la scuola, con la mancanza di relazioni con i pari, con gli insegnanti e le dinamiche del gruppo, oltre alla ridefinizione della modalità legate alla didattica.