Lettere al direttore

Cronaca di un “Ordinaria situazione Italiana”

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Riceviamo e pubblichiamo


Buongiorno,
Vi scrivo per segnalarvi una situazione. Ho comprato un appartamento e nel mese di maggio dovrei trasferirmi poiché mi scade il contratto nell’alloggio dove abito ora. Ho iniziato i lavori di ristrutturazione (con tutti i permessi), ma poi a causa del coronavirus si sono fermati.
Il giorno 14 Aprile 2020 ho contattato telefonicamente prima la Regione Piemonte e poi la Prefettura di Asti per chiedere la possibilità di inviare l’elettricista visto i tempi stretti.

La Regione Piemonte mi ha risposto che potevo non sospendere i lavori visto che la scadenza del contratto di affitto di dove abito ora e non avere un’appartamento abitabile è abbastanza prioritario. La Prefettura telefonicamente mi ha detto che visto i tempi stretti e la situazione potevo far intervenire l’elettricista, poi tramite mail è stato molto vaga dove da un lato riportava la normativa generale dall’altra sosteneva che se il codice ateco della ditta è in elenco potrebbe intervenire.

Ieri ho fatto portare il materiale dalla ditta e oggi hanno posizionato le scatole in guide già presenti. Qualcuno del palazzo ha contattato la Polizia Municipale che mi contesta che i lavori non sono urgenti e studieranno il caso. Io mi chiedo se il fatto di dover traslocare nel mese di maggio e che ad oggi la casa non è praticamente abitabile visto che non c’è acqua, luce e pavimenti, non sia una situazione di necessità?
Ma il problema maggiore è che ognuno interpreta la normativa a Suo modo, verbalmente danno una risposta ma quando si chiede qualcosa di scritto nessuno si sbilancia e noi cittadini né paghiamo le spese.

Lettera firmata

Vi allego riporto la mail inviatami dalla Prefettura:

“PREFETTURA DI ASTI
UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO

Buongiorno,
in relazione al quesito formulato, si rappresenta che possono ritenersi autorizzate alla prosecuzione dell’attività le imprese che dispongono di un codice Ateco compreso nell’elenco di cui al DPCM 10 aprile 2020.
Si precisa, tuttavia, che la Regione Piemonte ha adottato un regime più restrittivo rispetto alle disposizioni governative, prevedendo nell’ordinanza nr. 43 del 13 aprile 2020 punto 16, la sospensione delle attività artigianali di servizio, ad eccezione dei servizi di pubblica utilità o indifferibili.
Nel caso di specie, la ditta ******** dovrà verificare se, in virtù del proprio codice Ateco, possa proseguire l’attività e se il servizio reso possa essere considerato attività indifferibile.
A queste condizioni potrà effettuare i lavori senza necessità di ulteriori comunicazioni.

 

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