Coronavirus, la Regione chiede l’accreditamento di un ente certificatore del nord ovest

Matteo Marnati: «Bisogna accelerare la produzione di materiale sanitario: fino ad ora le Regioni hanno dovuto fare da sole»

«Apprendo da fonti parlamentari che il governo non ha intenzione di consentire alle Regioni di gestire la certificazione dei materiali a livello decentrato. Non è più possibile andare avanti così, il governo la smetta di accentrare tutto. Scelgano pure l’ente regionale a chi affidare il compito di accreditare i materiali utili alla contenimento del Coronavirus, ma è venuto il momento di decidere».

La polemica parte dall’Assessore regionale alla Ricerca e all’Innovazione, Matteo Marnati, il quale dopo aver attivato le università Piemontesi – Politecnico, Università di Torino e del Piemonte Orientale – per la produzione di reagenti ma anche per la certificazione di mascherine e dispositivi di protezione individuali, adesso chiede al governo di individuare un ente certificatore decentrato per snellire l’iter burocratico per arrivare più in fretta alla fase produttiva.

«Oggi abbiamo creato una filiera di certificazione di ottimo livello, ma le aziende che superano i test delle università sono poi costrette a farsi certificare ulteriormente i materiali dall’istituto superiore di sanità, che pur essendo una realtà eccellente sta diventando un collo di bottiglia che finisce per rallentare quello che di buono stanno facendo le Regioni».

Secondo Marnati proprio le Regioni in questo momento «sono state le uniche ad aver dato prova di efficienza». «Questo è il momento di prendere delle decisioni – conclude – il governo non può dire che non è ora di affrontare questo tema, perché in realtà questo è il tema». «Le Regioni fino ad ora, le mascherine e altri dispositivi come reagenti e ventilatori se li sono trovati da soli dando prova di efficienza a differenza dello Stato che in questo momento sta rallentando le validazioni di reagenti, mascherine e gel igienizzante»