Anche quest’anno le studentesse del CPIA pubblicheranno un racconto per il concorso Lingua Madre

Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre è un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone internazionale del Libro di Torino, ideato nel 2005 da Daniela Finocchi e diretto alle donne straniere (o di origine straniera) residenti in Italia, con una sezione per le donne italiane che vogliano raccontare le donne straniere che hanno conosciuto, incontrato e che abbiano saputo trasmettere loro “altre identità”.

Da ormai sette anni le studentesse del Centro Provinciale Istruzione Adulti di Asti (sede di Canelli) partecipano al Concorso letterario nazionale Lingua Madre con i loro racconti.

Le allieve, accogliendo la proposta della loro insegnante di italiano Francesca Tabusso, raccontano la loro esperienza di vita per il Concorso Nazionale Lingua Madre e così affrontano i temi della migrazione e del contatto tra culture diverse.
Quest’anno il racconto di una studentessa sarà pubblicato nel volume “Lingua Madre 2020– Racconti di donne straniere in Italia” è il racconto di Kristina Kostadinov (sezione I medie Canelli sera).

Kristina Kostadinov nasce a Kochani, nella Repubblica di Macedonia del Nord, nel 1989. Finito il Liceo in Scienze Umane vorrebbe diventare detective privato, ma deve abbandonare il suo sogno perché, nonostante abbia superato brillantemente i test di ingresso, viene esclusa dall’Accademia per far posto al figlio di un politico corrotto.

Vincitrice di tanti concorsi in matematica, le viene suggerito di iscriversi alla Facoltà d’Ingegneria Meccanica all’Università di Skopje, dove si laurea nel 2012 in “Automazione e ingegneria dei fluidi“. In seguito lavora come addetto ufficio estero nell’azienda di tessuti di alta qualità “Alma fashion”.

Nel 2017 si sposa con un macedone che abita e lavora in Italia da tempo, per cui decide di spostarsi in Italia, a Canelli. Dopo un anno nasce un figlio. Per adesso è solo una madre e casalinga che frequenta il corso per la licenza media per imparare meglio la lingua, sempre nella speranza di trovare un lavoro gratificante.

Nel suo racconto, dal titolo “Ostetrica o angelo custode?”, Kristina racconta le ultime ore di gravidanza, la nascita del figlio e il rapporto con un’ostetrica davvero speciale. Un momento importante nella vita di una donna, raccontato nelle sensazioni, nelle relazioni e nella nascita di un figlio in un paese in cui si è deciso di vivere,

Nel 2019 sono stati pubblicati i due racconti di Alina Gruntovaya dalla Russia con “Morbido cactus” e Besarta Kurti dall’Albania con “La signora Lidia”.
Nel 2018 sono stati pubblicati i quattro racconti di Dzhamiliat Abdulaeva Magomedova, della Repubblica del Daghestan; di Saira Afzal, del Pakistan; di Liljana Anakievska e di Emilija Lazarova, della Macedonia. Nel 2017 è stato pubblicato il racconto di Lamiae Zriouaa, Marocco. Nel 2016 sono state ben tre le studentesse del CPIA premiate e due le allieve nei due anni precedenti (2015 e 2014). Tutti i loro racconti si trovano nella raccolta antologica ufficiale del concorso, che viene pubblicata ogni anno.