Alla Casa di Riposo di Montechiaro 12 decessi per Covid-19: fatti i tamponi agli ospiti sintomatici

Dai tamponi eseguiti sugli ospiti sintomatici, 6 risultano positivi

Il primo caso positivo al Covid-19 presso la Casa di Riposo Arnaldi di Montechiaro d’Asti era stato riscontrato a fine marzo.

“Era il 25 marzo quando è stato segnalato all’Asl il primo caso di positività riconducibile ad una dipendente. Purtroppo i casi sono aumentati e si è arrivati a dodici decessi tra gli ospiti, mentre i tamponi ai sintomatici sono stati fatti solo in questi giorni” così dichiara Luzi sindaco di Montechiaro senza celare un senso di delusione e sconforto.

In queste settimane la Casa di Riposo è diventata un vero e proprio “focolaio” come la definisce lo stesso primo cittadino “A Montechiaro la situazione non sarebbe preoccupante perchè ad oggi è stato registrato solo un positivo. Purtroppo però gli altri casi sono tutti riconducibili alla Casa di Riposo, nonostante le precauzioni prese fin dall’inizio della diffusione dell’epidemia dalla Direzione. La struttura, è stata infatti una delle prime sul territorio astigiano ad impedire l’ingresso agli esterni”.

Tra i dodici ospiti della Casa di Riposo venuti a mancare, solo uno è di Montechiaro. La struttura, infatti, copre un ampio bacino di almeno 10 paesi spingendosi fino alle frazioni di Asti, come Serravalle.

Nella residenza per anziani sono inoltre presenti 9 persone sintomatiche che sono state messe in isolamento in una parte dell’edificio e su cui sono stati eseguiti i primi tamponi nei giorni scorsi. Tra questi pazienti, 6 sono risultati positivi.

Per quanto riguarda il personale, 24 dipendenti sono in congedo per malattia, di questi 7 sono risultati positivi (solo uno residente a Montechiaro) e 17 sono in quarantena di “buon senso” dal momento che, secondo quanto riportato dal sindaco, non sono stati fatti tamponi da parte dell’Asl.

“La Punto Service, cooperativa seria e solida, ha fatto delle assunzioni e il servizio è garantito su turni” intende precisare Luzi, riconoscendo il lavoro svolto dalla Casa di Riposo ed evidenziando come la nota dolente sia il rapporto con Asl e Prefettura (questione posta in luce anche in un video postato sulla Pagina Facebook ufficiale del sindaco). Ricordiamo inoltre che la Casa di Riposo di Montechiaro d’Asti è stata chiusa in via preventiva alle visite dei parenti a fine febbraio, prima di tante altre strutture in zona.

“Con il prefetto ho avuto modo di parlare la scorsa settimana, chiarire la mia posizione e presentare le problematiche – ha affermato il sindaco – In un colloquio dai toni pacati di circa 25 minuti ho evidenziato l’impotenza di noi sindaci, che non siamo in grado di capire quali protocolli adottare dal momento che anche in caso di sintomi i tamponi non vengono effettuati. Purtroppo in questo mese di emergenza l’Asl è stata latitante. Certe situazioni si sarebbero potute evitare se si fosse intervenuti per tempo”. 

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