A Villanova d’Asti la Dierre di nuovo al lavoro seguendo rigide regole per tutelare i dipendenti

Da lunedì 16 aprile è ripartita l’attività dello stabilimento Tredi Dierre di Villanova d’Asti. La riapertura dopo attente valutazioni per tutelare la salute dei lavoratori, di cui ce ne parla Alessandro Ferrante (nella foto), RSU RLS UILM dello stabilimento dove sono impegnati circa 150 lavoratori.

Nell’ultimo mese come RLS ed RSU UILM dello stabilimento Tredi, – spiega Ferrante – sono sempre stato in contatto con l’RSPP e la direzione aziendale per cercare di stabilire un protocollo per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro per il rientro.”

L’azienda ha fatto richiesta alla prefettura per poter riaprire come servizio essenziale. “La settimana scorsa ho fatto un sopralluogo in azienda e insieme all’RSPP abbiamo stabilito le regole fondamentali da rispettare.” – continua illustrando l’attuale situazione nell’azienda di Villanova d’Asti.

Da lunedì lo stabilimento lavora su due volte turni e “solo alcuni lavoratori sono ancora a casa a causa di alcuni problemi a macchinari che a giorni verranno ripristinati.”

Tra le regole fondamentali concordate c’è la misurazione della temperatura a tutti i dipendenti e a tutto il personale esterno che deve entrare in stabilimento. Se la temperatura risultasse 37.5 in su si manda a casa e si attiva la procedura di segnalazione all’ASL.

È stato inoltre stabilito il divieto di ingresso a trasportatotari, corrieri ed altre persone esterne.

Gli ambienti sono costantemente sanificati, sia quelli di lavoro, sia spogliatoi, mense e uffici, così come è prevista la dotazione di sanificante per pulire postazione di lavoro a inizio turno.

Tutti i dipendenti devono essere dotati di mascherine anticontagio obbligatorie da indossare e l’ingresso degli stesssi in azienda tra primo e secondo turno posticipato di 30 minuti per evitare contatti a cambio turno.
“Tutti questi punti sono stati richiesti e accolti dall’azienda. – spiega Alessandro Ferrante che aggiunge – qualsiasi persona esterna che deve entrare in stabilimento deve rispettare rigorosamente il protocollo per evitare ogni possibile contagio.”

Si è cominciato a lavorare su un turno dal 16 Aprile e dal 20 Aprile si sta lavorando su due turni.

Ci tengo a ringraziare tutte le RSU che messe a conoscenza dei punti che avevo esposto li hanno condivisi, l’azienda che si è impegnata per mettersi in regola e ultimi ma non ultimi, ringrazio tutti i lavoratori che stanno rispettando le regole. Lavorare con la mascherina è un sacrificio che dobbiamo fare tutti insieme per uscirne vincitori e tornare alla normalità il prima possibile.”