Un calice di solidarietà e un boccale di speranza per sostenere la Croce Verde di Nizza Monferrato

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In questi tempi segnati dal Coronavirus due aziende contrapposte ma da sempre vicine e amiche, lanciano un progetto per aiutare chi, in questo periodo difficile, ha davvero dimostrato un’osservanza al lavoro e un’attenzione meticolosa per il prossimo che lascia tutti senza parole. Si tratta dei volontari e soccorritori, veri ed unici protagonisti di questa inaspettata emergenza “Covid-19”. Il Birrificio Nicese e la Cantina di Nizza, due realtà che da sempre hanno “Nizza nel cuore”, mettono a disposizione alcuni dei loro prodotti in edizione limitata a libera offerta il cui incasso sarà interamente devoluto alla Croce Verde di Nizza Monferrato. Sarà possibile contribuire acquistando i prodotti per l’occasione esposti presso il punto vendita della Cantina, o riceverli a casa in tutto il Comune di Nizza Monferrato ordinando telefonicamente o via messaggio. I prodotti saranno consegnati il martedì ed il sabato chiamando il n. 0141098036.

Le bottiglie di vino e di birra saranno, per aderenza al progetto, contrassegnate da un adesivo applicato accanto all’etichetta caratterizzato dai colori dell’arcobaleno e dalla beneaugurante scritta “distanti ma uniti”. “L’arcobaleno è il simbolo stesso di speranza – spiegano i promotori dell’iniziativa – perché, dopo la tempesta, il bel tempo torni ad essere protagonista delle nostre vite mentre la distanza, oltre ad essere una momentanea osservazione da rispettare, è solo una formalità. In realtà ciò che unisce le due aziende è lo smisurato amore per il proprio territorio e il desiderio che possa di nuovo tornare ad essere crocevia di cultura, enogastronomia e convivialità. Torneremo di nuovo a brindare insieme, vicini e amici come non mai, si riassaggeranno i vini e i lavori agricoli riprenderanno nella loro forza per dimostrare che un piccolo, minuscolo virus nulla può contro chi nella propria professione ci mette l’anima. È ancora presto ma ne siamo certi: la vendemmia sarà una festa come lo è stata da secoli, e le serate in birrificio tra una birra e l’altra saranno gioiose e spensierate. Per ora restiamo a casa, alla fine sarà ancora più bello tornare ad essere uniti. Salute!”

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