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Speciale 118 Sindaci: intervista a Giovanni Marchese, sindaco di Montafia

118 Sindaci: incontriamo Giovanni Marchese, sindaco di Montafia. (L’intervista è stata realizzata rispettando le misure previste dai DPCM).

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, c’erano altri pensieri, prima di tutto si pensava a giocare e basta. Vivevo in una frazione di un paese e devo dire che la prima volta che vidi il sindaco avevo già 14 anni.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ nata perché avevo già avuto esperienze nell’amministrazione. Due mandati fa ero stato eletto nella maggioranza ed ero stato nominato assessore ma dopo due mesi mi dimisi perché non condividevo le scelte amministrative della coalizione in cui ero stato eletto. Dopo mi candidai a sindaco, ma non ottenni la maggioranza e rimasi 5 anni come capogruppo della minoranza. L’anno scorso mi ripresentai di nuovo con il mio gruppo e vincemmo le elezioni. Ora il sindaco precedente è un consigliere di minoranza.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Dell’esperienza nel consiglio comunale ho già detto sopra.Nella vita lavorativa privata ero nell’Arma dei Carabinieri, quindi avevo molti rapporti col settore con le amministrazioni pubbliche.

Ero già stato a Montafia come Comandante della Stazione dei Carabinieri nel 1978 per circa due anni. Poi ho continuato nell’Arma esperienze in altri incarichi a Torino, in Basilicata, in Valle d’Aosta e poi in Piemonte. 

Nel frattempo mi ero anche sposato, proprio qui a Montafia.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Avevo già la percezione che sarei stato eletto sindaco, avevo già valutato tutto il sostegno che avrei avuto in paese, quindi mi sono detto: “Adesso ci dobbiamo impegnare per realizzare quello che avevamo già proposto da ben 5 anni dai banchi della opposizione”.

Devo dire che non tutti quelli del mio gruppo erano convinti di farcela.

Ha un sogno o un grande progetto (che potrebbe essere tutt’ora nel cassetto), che vorrebbe realizzare?

Fare crescere le scuole che abbiamo in paese, dando, il più possibile servizi per i bambini ma anche supporto alle famiglie. Stiamo inoltre cercando dei fondi per quelle attività culturali e ludiche, come il teatro nelle scuole, stiamo già supportando corsi di lingua inglese per l’infanzia.

Poi ci stiamo impegnando, insieme alle associazioni locali per la valorizzazione del Patrimonio Romanico e rendere più accoglienti, per i turisti, sia Montafia che la frazione Bagnasco.

Vorrei andare avanti su questo ultimo progetto anche in ricordo della Signora Enrica Fiandra illustre autorità della Sovrintendenza Ministeriale dei Beni culturali conosciuta a livello internazionale, che da poco ci ha lasciati, ma che ha dato e fatto tanto per il nostro Comune e non solo.

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