Piemonte, aziende in forte preoccupazione per l’impatto che il Coronavirus

Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato un sondaggio flash per conoscere le impressioni delle imprese artigiane sugli aspetti negativi derivanti dall’emergenza Coronavirus.

Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato un sondaggio flash per conoscere le impressioni delle imprese artigiane sugli aspetti negativi economici, produttivi ed occupazionali derivanti dall’emergenza Coronavirus Covid–19.

“Le imprese artigiane Piemontesi – dichiara Giorgio Felici presidente Confartigianato Imprese Piemonte – hanno espresso forte preoccupazione per l’impatto che il Coronavirus sta avendo sulla realtà della nostra Regione, segnalando un marcato rallentamento dell’attività e degli ordinativi”.

Il sondaggio ha coinvolto 1551 imprese su tutto il territorio Piemontese: Alessandria 176, Asti 119, Biella 112, Cuneo 324, Novara e Vco 214, Torino 528, Vercelli 78. Di seguito i settori in dettaglio: Agroalimentare; Autotrasporto; Chimica; Comunicazione; Legno e Lapidei; Meccanica (Metalmeccanici ed installatori impianti, Odontotecnici, Orafi, Argentieri); Acconciatura ed Estetica; Servizi di pulizia; Moda; Pulitintolavanderie; Occhialeria; Tessili; Abbigliamento; Calzaturiero; Edilizia.

Facendo una media tra i vari settori, il 68% degli intervistati ha dichiarato che l’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto negativo, la riduzione della produzione è stimata nel 34,56%; mentre la riduzione del volume di affari è pari al 31,91%; la cancellazione degli ordini si attesta al 22,44%.

“Occorre ora mettere subito in campo – prosegue Felici – misure efficaci che, utilizzando procedure e modalità agili dal punto di vista burocratico, riducano l’impatto sulla situazione economico-finanziaria di contributi e imposte statali e regionali e, quindi, in tal modo sostengano il mantenimento dei livelli occupazionali, anche con il rafforzamento del sistema di ammortizzatori sociali”.

Confartigianato Imprese, unitamente alle altre confederazioni artigiane nazionali, ha sottoscritto il 26 febbraio scorso un accordo con Cgil-Cisl-Uil che ha esteso le prestazioni del FSBA – Fondo Sostegno Bilaterale Artigiano previsto per legge a favore dei lavoratori (sistema di sostegno artigiano analogo alla cassa integrazione ordinaria), aggiungendo una causale specifica “Coronavirus” che consente di avere un ulteriore periodo di copertura fino a 20 settimane aggiuntive su base biennale. Tuttavia, bisogna tenere presente che il settore edile non è ricompreso nel sistema FSBA ma è coperto dalla cassa integrazione ordinaria e in Piemonte pesa per oltre 50 mila imprese per circa 65 mila lavoratori dipendenti. Pertanto, considerata la situazione, è necessario che il Governo proceda al rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga.

“Inoltre per le micro e piccole imprese, nonché quelle artigiane – continua Felici – sono necessari i seguenti provvedimenti, come già Confartigianato Imprese unitamente alle altre confederazioni ha richiesto durante gli incontri svoltisi nei giorni scorsi con il Governo: sospensione imposte e tributi; sospensione pagamenti utenze (elettricità, gas, acqua etc …); Credito: sospensione pagamento rate mutui, finanziamenti e premi assicurativi alle compagnie; Previdenza: sospensione versamenti contributi INPS e premi assicurativi INAIL; Lavoro autonomo: indennità per i lavoratori autonomi e professionisti interessati dalla sospensione dell’attività commisurata alla perdita del fatturato”.

Data la particolare criticità che si sta verificando nelle imprese artigiane piemontesi, Confartigianato sollecita anche la Regione Piemonte a prevedere interventi per tutte le imprese e ad attivare strumenti straordinari che ne garantiscano la liquidità.

“Infine – prosegue Felici – visto quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, che estende l’area di attenzione su tutto il territorio nazionale, è necessaria una strategia di comunicazione come sistema Piemonte concertata con il Governo nazionale, mirata a recuperare l’immagine complessiva della nostra regione nel mondo per il rilancio del ‘Made in Italy’ e per contrastare la paura ingeneratasi nella collettività. Confartigianato Imprese in Piemonte è a disposizione con tutto il suo sistema territoriale a supportare le imprese in questo difficile momento”.