Nursind Asti, COVID-19: “Al personale coinvolto venga riconosciuta l’indennità di malattia infettiva”

NurSind Piemonte: “Stiamo pagando un prezzo altissimo e la questione economica non è la priorità ma almeno il riconoscimento di questo diritto venga rispettato e garantito”

NurSind Piemonte chiede al Presidente Cirio e all’Assessore Icardi che in tutte le aziende sanitarie regionali per ogni giorno effettivamente prestato, così come previsto dal contratto nazionale di lavoro, venga corrisposta e riconosciuta a tutti gli operatori che lavorano nei reparti denominati Covid-19 e in tutte le altre aree direttamente coinvolte come la Rianimazione, Terapie Intensive e Sub Intensive, Emergenza/Dea, Pronto Soccorso, S.E.T e 118 l’indennità giornaliera di malattie infettive.

Auspicando infine che la Regione Piemonte emani tempestivamente linee di indirizzo comuni visto il comportamento difforme e parziale delle aziende e soprattutto investa risorse aggiuntive regionali da destinare ad ogni singola Azienda Sanitaria Regionale per garantire questo diritto.

LA SITUAZIONE NELL’ASTIGIANO

Anche ad Asti il sindacato delle professioni infermieristiche – in data 17 marzo – con una lettera indirizzata ai vertici dell’Asl ha chiesto il riconoscimento dell’indennità malattie infettive per le UU.OO Covid-19. “Nell’intento di tutelare gli esercenti la professione infermieristica, alla luce della recente riorganizzazione per l’emergenza Covid-19 – si legge nella lettera inviata all’Asl firmata da Gabriele Montana di NurSind – si chiede che il perimetro delle malattie infettive sia allargato al pronto soccorso, alla rianimazione e a tutte le altre UU.OO che ospiteranno pazienti Covid-19 positivi. Per questo motivo si ritiene opportuno – continua la nota – provvedere all’estensione del riconoscimento dell’indennità contrattuale di Malattie Infettiva prevista dal CCNL al personale infermieristico e Oss impegnato in tale perimetro Covid-19”.

Al momento dall’Azienda Sanitaria Locale non è giunto alcun tipo di riscontro. Nonostante ciò l’Asl-At si è mossa provvedendo a togliere immediatamente il rischio radiologico agli strumentisti, agli infermieri di anestesia e a tutti gli operatori sanitari che in questo periodo di emergenza sono andati a supporto dei reparti Covid-19. “E’ vergognoso – afferma Gabriele Montana del sindacato delle professioni infermieristiche – l’Asl non ha fornito alcun riscontro alla richiesta di indennità di malattia infettiva per il personale coinvolto nell’emergenza Covid-19, ma si è preoccupata immediatamente di eliminare il rischio radiologico agli strumentisti, agli infermieri di anestesia e a tutti gli operatori sanitari che stanno fornendo supporto ai reparti Covid-19 in questo periodo di emergenza per il virus. Questo è il “ringraziamento” che l’Azienda dà a chi è andato in aiuto alla cosiddetta zona rossa. Oltre al danno, la beffa… E’ inaccettabile e condanniamo con ogni forza il comportamento dell’Azienda. In un momento di estrema emergenza, invece di riconoscere incentivi dovuti agli infermieri che operano in prima linea contro il Coronavirus gli si decurta lo stipendio. Ai professionisti sanitari che in questo difficile momento ricevono attestati di stima e ringraziamento da ogni cittadino, da organizzazioni e istituzioni, l’Asl-At sembra essere l’unica che invece di riconoscere il lavoro degli infermieri e del personale sanitario fa di tutto per affossarlo. La nostra categoria – prosegue Montana di NurSind – nonostante tutto, come sempre fatto, continuerà ad operare per il benessere e la salute dell’utenza con la professionalità e la dedizione che compete ad ogni infermiere, ma appena terminata l’emergenza legata al Covid-19 sarà il momento di tirare le somme delle decisione prese dall’Asl-At in questo periodo”.

Sul fronte del personale, inoltre, NurSind Asti ha ribadito l’importanza di un adeguato turn-over per il personale sanitario impegnato nei reparti coinvolti nell’emergenza Covid-19. “Chiediamo – afferma Gabriele Montana, segretario territoriale NurSind Asti – che le risorse stanziate dal Governo per assumere personale sanitario siano immediatamente utilizzate al fine di costituire e formare delle “seconde linee” anche a tutela e in aiuto di tutti i colleghi che da settimane già contrastano la pandemia nei reparti più esposti”. Infine, ma non meno importante, NurSind Asti ha ricordato all’Asl-At la: “Necessità di approvvigionamento urgente, adeguato e continuo di tutti i Dpi di primo e secondo livello per tutti gli operatori sanitari delle UU.OO e servizi aziendali”, fondamentali per il lavoro in sicurezza di chi ogni giorno opera per fronteggiare l’emergenza Covid-19.