Maurizio Rasero: “La follia non è sulle misure del decreto ma su come sono state gestite: hanno creato il panico”

“Mi dispiace per il mio sfogo di ieri, ma sapere dalle indiscrezioni giornalistiche decreti di tale portata, creano problemi enormi per un amministratore locale”.

Così il sindaco di Asti Maurizio Rasero riguardo al suo sfogo via Facebook dopo aver appreso dai mezzi di comunicazione che Asti sarebbe entrata in una zona attenzionata a causa dell’epidemia.
“Soprattutto per il fatto – aggiunge –che la situazione dei contagi non è cambiata rispetto ai giorni scorsi e tutti i casi sono riconducibili al focolaio di Alassio”.

“La criticità maggiore in questo momento – prosegue Rasero – è quella di interpretare e dare adito correttamente alle disposizioni previste nel decreto. Voglio però subito mettere in chiaro una cosa: su tutta la stampa nazionale è emersa la notizia che il sindaco di Asti ritenga una follia le misure adottate nel decreto. Non è assolutamente così: ho a cuore la salute dei miei concittadini e sia nei casi della chiusura delle scuole che quelli della chiusura dei circoli ricreativi per anziani abbiamo da subito adottato la linea della massima prudenza. Quello che non posso tollerare è che un dispositivo di questa portata, che non ha precedenti nella storia repubblicana, venga fatto filtrare e appaia in bozza sulla stampa. Il sindaco non può venirlo a sapere dai giornali soprattutto dopo giorni di riunioni in cui era stato chiesto alle autorità sanitarie se esistevano determinate criticità sul territorio e dopo aver sempre avuto una risposta negativa. Ieri sera mi sono precipitato in prefettura dopo aver letto la notizia: abbiamo aspettato fino all’una di notte gli sviluppi della vicenda, e siamo andati a casa con la rassicurazione che i governatori delle regioni avrebbero dovuto formulare le loro osservazioni al decreto e nulla sarebbe stato deciso fino a metà della giornata di oggi. Arrivato a casa accendo la televisione e aprendo dal presidente del Consiglio dei Ministri che il decreto è stato già firmato. È una situazione che ha creato il panico in centinaia e centinaia di astigiani, che si trovavano fuori dalla provincia e ieri sera sono dovuti ritornare frettolosamente in città per la paura di rimanere bloccati. È stata una decisione da incoscienti perché ha creato un vero e proprio esodo in barba a tutte le disposizioni che specificano di non creare assembramenti. A questo si è aggiunta una situazione di panico generalizzato questa mattina quando i supermercati della nostra città sono stati presi d’assalto. Anche in questo caso voglio tranquillizzare tutti i miei concittadini dicendo che i supermercati rimarranno aperti e gli approvvigionamenti continueranno ad essere regolari. Stasera sappiamo che la nostra non è una zona rossa: la gente può continuare andare a lavorare e il traffico delle merci non verrà in alcun modo sospeso, così come non ci saranno blocchi stradali. Ovviamente faccio appello al buon senso di tutti per rispettare scrupolosamente le norme previste dal decreto”.