La politica ai tempi del coronavirus: continuare con la normale dialettica o mettere in stand-by le polemiche?

La politica ai tempi del coronavirus: mentre la nostra città sta affrontando una situazione delicata, con un aumento di casi di covid -19 presenti sul nostro territorio, ci si interroga se sia necessario da una parte continuare con la vita amministrativa di tutti i giorni, oppure mandare in stand-by la politica per affrontare il nemico comune.

Una questione che ha alimentato una recente polemica tra la consigliera comunale Angela Quaglia di “Cambiamo Asti” e il sindaco Maurizio Rasero.
La Quaglia lamenta nella sua lettera il ritardo con cui l’Amministrazione delibera sui contratti di servizio dell’ ASP, oggetto di un consiglio comunale aperto nelle settimane scorse.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco sui social: “… Mi sembra pazzesco e vergognoso che mentre stiamo cercando di affrontare un momento di difficoltà come pochi in precedenza, dove tutte le istituzioni sono impegnate in una imponente attività di prevenzione mettendo questo come prima priorità nella propria agenda , lei se ne esce fresca fresca con altre cose , che se pur molto importanti da alcuni giorni sono passate in secondo piano – afferma il primo cittadino – Ma dove è stata in questi giorni? Era all’estero? Forse si perché agli incontri che ho organizzato anche con i consiglieri di minoranza per informarli su quello che sta succedendo, non si è nemmeno presentata…”.

Insomma una situazione che si presta a diverse letture: da una parte la volontà di mantenere la normalità e la normale dialettica tra le varie forze politiche anche in questi giorni difficili, dall’altra, la necessità del sindaco di fare fronte comune ed impegnare tutte le energie per la lotta all’epidemia.