Lettere al direttore

“Grazie dal profondo del cuore a chi difende gli astigiani dal Coronavirus”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente della Federazione del Nastro Azzurro di Asti, Marco Montagnani.

“Al Personale Sanitario, delle Forze dell’Ordine, delle Istituzioni Civili e Religiose, d’ogni Ente e a Voi tutti che in questo periodo siete in prima linea per proteggere dal Coronavirus Asti e la sua Provincia.
A nome di tutta la Federazione astigiana dell’Istituto del Nastro Azzurro, il quale riunisce i Decorati al Valor Militare ed i loro congiunti, nonché ogni Italiano che ha nel cuore la Sua Patria, sento il dovere di esternare pubblicamente la più profonda ammirazione nel sapervi intorno a noi per proteggerci.

Da sempre, l’Istituto del Nastro Azzurro ha consacrato la sua azione, oramai quasi centenaria, nacque infatti nel 1923, al ricordo di quei militari che hanno compiuto gesta eroiche durante il servizio. Questo attento e capillare lavoro ha permesso di scoprire combattenti il cui ardimento, pur compiuto in battaglia, ha anche assunto un significato tipicamente civico. Coloro che, si può dire, sommarono all’eroismo anche la mitezza.

Uno fra molti, il Sergente di Fanteria casorzese, Celestino Varvelli, che dopo l’aver difeso valorosamente la posizione, meritando per questo la Medaglia d’Argento al Valor Militare, ferito gravemente al viso invitò i portaferiti a soccorrere altri compagni pur essi colpiti.
Era il maggio del 1917, mentre adesso siamo nel marzo di centotre anni dopo. Tuttavia, ancora oggi, vicino agli astigiani e a tutti gli italiani, si trovano persone di tal fatta, che, a rischio della salute, finanche della vita, sbarrano la strada ad un nemico senz’armi, ma ancor più pericoloso perché invisibile.

Siete Voi, Donne e Uomini del Personale Sanitario, delle Forze dell’Ordine, delle Istituzioni Civili e Religiose, d’ogni Ente e Voi tutti che nei più nobili modi prestate difficile opera, i nostri “eroi miti”.
Grazie dal profondo del cuore.”

Il Presidente del Nastro Azzurro di Asti
Marco Montagnani