Emergenza coronavirus: “le maschere da snorkeling utili, ma l’Asl di Asti non si trova in carenza di attrezzature”

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L’Asl AT, a seguito dell’alta risonanza avuta dalla notizia circa l’utilizzo “artigianale” delle maschere da snorkeling “Easybreath” per supporto a pazienti positivi al CoVID-19 in deficit respiratorio, tiene a specificare come questo impiego non vada a sostituire o colmare carenze di attrezzature specifiche quali respiratori e caschi per ventilazione CPAP.

Infatti, come già sperimentato in Lombardia nelle scorse settimane di emergenza sanitaria, queste maschere, opportunamente collegate ad apparecchiature normalmente in uso per supportare la respirazione, possono essere effettivamente di aiuto in circostanze di deficit moderati.
Ieri, al diffondersi della notizia, in poche ore, una rete di amiche ed amici ne ha raccolte circa trenta e provveduto a consegnarle al Pronto Soccorso di Asti.
Parallelamente, l’Unità di Crisi regionale ne ha acquisite circa 600 che verranno distribuite tra gli ospedali piemontesi nei prossimi giorni.

Ad oggi, quindi, l’Asl AT ha sufficiente disponibilità di queste “maschere reinventate”, ma non mancherà di informare la cittadinanza laddove dovesse necessitarne di altre.
Procede, intanto, l’implementazione delle capacità di presa in carico, assistenza e cura attraverso acquisizioni di attrezzature sanitarie “istituzionali” per terapia intensiva e sub intensiva.
L’Azienda, in particolar modo in questo momento di grande criticità, è proiettata ad anticipare l’eventuale aggravarsi di situazioni di emergenza per non doverle poi rincorrere.
“Un grazie alla generosità degli astigiani che stanno continuando a donare in varia forma e con grande partecipazione: un senso di comunità e solidarietà di cui ci sarà sicuramente ancora bisogno” conclude la nota dell’Asl di Asti

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