Coronavirus, scuole e atenei chiusi fino a metà marzo

Aggiornamento delle 18.00

E’ stata confermata ufficialmente la chiusura delle scuole da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo. Ad annunciarlo è stata la ministra dell’Istruzione Azzolina insieme al presidente del Consiglio Conte.

Ecco lo stralcio del DPCM che riguarda il tema “scuole”: “Fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa”. 

In questo periodo i Dirigenti Scolastici sono invitati a mettere in atto forme di didattica a distanza. Per consultare le disposizioni del DPCM clicca QUI.

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Il governo avrebbe deciso per la chiusura delle scuole in tutta Italia fino al 15 marzo. La notizia è stata battuta da diverse agenzie di stampa italiane intorno alle 14. La decisione sarebbe stata presa nel corso della riunione tra il capo del governo Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi, secondo quanto trapelato da fonti vicine al Governo.

Dopo la fuga di notizie, la Ministra Azzolina rallenta dichiarando che è necessario un approfondimento del comitato tecnico-scientifico affinché la decisione definitiva possa arrivare nelle prossime ore.

GENITORI E ASSENZA DAL LAVORO
Come riporta Adnkronos la viceministra dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, è intervenuta con una nota. “Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole potrà avere sui nuclei familiari e sul Paese, per questo – scrive – ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. E’ in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il Ministro Gualtieri e gli altri Ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi”.

SPESE BABYSITTER E CONGEDI
Sottolinea la ministro della Famiglia, Elena Bonetti: “In questo momento siamo chiamati come Paese a mettere in campo tutte le misure straordinarie necessarie per contenere e rallentare la diffusione del virus. Lo dobbiamo in particolare alle persone che si trovano in situazione di fragilità e sono più esposte a livello sanitario”. “Sappiamo che la chiusura delle scuole comporta la necessità di riorganizzare la vita familiare. Ho già proposto – sottolinea – misure di sostegno e aiuto alle famiglie: sostegno economico per le spese di babysitting e estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori. Una particolare attenzione la dobbiamo alle famiglie del personale sanitario che è mobilitato a servizio di tutta la popolazione. Sono certa che sapremo mettere in campo rigore e serietà” (fonte Adnkronos).