Coronavirus, il Presidente del Consiglio Conte conferma le limitazioni per la provincia di Asti: firmato il decreto

La lunga serata iniziata con la pubblicazione della bozza del decreto che prevedeva limitazioni per tutta la Regione Lombardia e per 11 province tra cui Asti, si è conclusa in piena notte quando prima sono arrivate le dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19 e poi la firma sul decreto ufficiale, che entrano in vigore oggi, 8 marzo, con decorrenza al 3 aprile.

Nella conferenza stampa il presidente del Consiglio ha definito una “cosa inaccettabile la pubblicazione della bozza del decreto” spiegando l’iter che doveva seguire un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Poi Conte ha confermato che “il decreto ora è stato elaborato nella sua versione definitiva, sono pervenute le osservazioni delle Regioni, tra qualche ora verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sarà vigente e tutte le prescrizioni in esso contenuto entreranno in vigore. Abbiamo creato due aree, una che riguarda la regione Lombardia e varie province (tra cui Asti) a cui applichiamo un regime e delle misure restrittive più rigorose, poi ci saranno altre misure che riguarderanno il resto del territorio italiano.”

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La provincia di Asti rientra quindi nell’area con misure più restrittive (anche se lo stesso Conte ha detto che non si parla di zona rossa) e con la limitazione degli spostamenti in entrata e in uscita dalla provincia; rispetto alla bozza iniziale sono salite a cinque le province piemontesi a cui verranno applicate: oltre alla nostra e ad Alessandria, sono state aggiunte Novara, Vercelli e il VCO. Saranno le “forze di sicurezza” a controllare sugli spostamenti dei cittadini che dovranno essere motivati. “E’ improprio parlare di zona rossa – ha spiegato Conte – In questo caso non c’è un divieto assoluto di trasferimento, ma c’è la necessità di motivarlo”. Il decreto prevede una serie di misure relative alle attività imprenditoriali, commerciali, sociali. Saranno consentiti eventi sportivi di atleti professionisti e categorie assolute o a porte chiuse o all’aperto senza presenza di pubblico. Le lezioni saranno sospese sia nelle scuole e nelle università, sono sospese le cerimonie. Sono chiusi i musei e i luoghi di cultura. Sono consentite attività di ristorazione nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Per chi non spetterà le norme ci saranno sanzioni. Conclusa la conferenza stampa il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto che ora è ufficiale e che di seguito alleghiamo DPCM_20200308

Di seguito la conferenza integrale del Presidente del Consiglio