“Conbipel ha presentato domanda di concordato preventivo, ma covid-19 non c’entra nulla”

In piena emergenza coronavirus, un’altra brutta notizia per l’economia astigiana.

Con una comunicazione alle sedi regionali e territoriali la UILTuCS informa infatti che la Conbipel ha presentato domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo di cui all’art. 161 della legge fallimentare.
A confermarlo è il segretario generale della Uiltucs Asti, Fabrizio Di Martino, che, alla comunicazione che sotto riportiamo, aggiunge: “Siamo in una situazione drammatica per i lavoratori, le retribuzioni maturate fino al 18 marzo sono congelate. Qua la covid-19 non c’entra nulla da mesi sono chiusi in conclave il gruppo dirigente qualche sensore strano già a fine gennaio.”

Di seguito pubblichiamo la comunicazione inviata dalla UILTuCS Alle proprie sedi Regionali e Territoriali

La presente per informare che nella giornata di giovedì 26 Marzo si è diffusa la notizia che Conbipel ha presentato domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo di cui all’art. 161 della legge fallimentare.
La notizia è stata comunicata direttamente ai dipendenti dall’amministratore delegato Jeff Fardel per il tramite di un breve comunicato dal chiaro intento di rassicurare i “gentili
colleghi” rispetto all’impegno di “preparare e implementare un piano di risanamento” annunciando “una ristrutturazione che richiederà un nuovo investitore”.

In giornata odierna alle ore 17 la UILTuCS unitamente a Filcams e Fisascat incontrerà CONBIPEL SPA e CONBIPEL C&D a seguito della richiesta pervenuta dalle stesse per definire il ricorso alla cassa integrazione in deroga come previsto dall’art. 22 del Decreto
Legge 17 Marzo n 18 “Cura Italia”. Saranno quindi acquisite le dovute informazioni.

Da una tempestiva ricerca presso il tribunale di Asti abbiamo trovato riscontro del decreto di ammissione della domanda recante la data del 18 Marzo e dell’avvenuta nomina del Giudice Delegato e del Commissario Giudiziale nella persona del Dott. Civardi Maurizio.
Tale approfondimento ci fa esprimere da subito un giudizio di merito negativo circa la evidente mancanza nel praticare corrette relazioni sindacali da parte dell’impresa stessa.

E’ palese il fatto che la decisione di procedere alla domanda di concordato non ha nulla a che fare con l’emergenza Covid-19 e che è stata preparata nei mesi scorsi.
A seguito del citato confronto comunicheremo tempestivamente i contenuti delle informazioni acquisite e della richiesta di ricorso alla cassa integrazione in deroga.
Cordiali Saluti

Il Segretario Nazionale
Paolo Andreani
Il Segretario Generale
Brunetto Boco