Coldiretti Piemonte, Coronavirus: SOS vino serve piano strategico straordinario

“Servono urgenti interventi per il comparto vitivinicolo duramente colpito d questa emergenza sanitaria – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. A pesare, oltre alla chiusura di bar e ristorante, è sicuramente il fermo dell’export e l’impossibilità di incontrare nelle varie fiere che erano in programma in questo periodo i buyer stranieri”.

I numeri del comparto vitivinicolo piemontese sono importanti: una produzione di 2,5 milioni di ettolitri, detiene una superficie vitata che supera i 43 mila ettari e conta circa 14 mila imprese.

“Il vino Made in Piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, ha visto una crescita negli ultimi dell’export sia in Europa, sia nei mercati asiatici con un +75% in Cina e +15% in Giappone, ma anche gli Usa ne assorbono il 35% e le esportazioni hanno raggiunto i 200 milioni di euro – continuano Moncalvo e Rivarossa -. Ora, quindi, è necessario ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che rappresenta una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo a livello comunitario ed internazionale. Sulla scia di #MangiaItaliano, serve pertanto una forte campagna di comunicazione per sostenere i consumi alimentari con il vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per la nostra economia. L’Italia – concludono Moncalvo e Rivarossa -, che è il primo produttore mondiale di vino, deve farsi portatrice a livello comunitario di un piano di sostegno straordinario per un comparto strategico per il Paese”.

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