Chiusa la Se.Di.Co di Lorenzo Fornaca: una vita intera dedicata ai libri e al bello della nostra terra

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Lo storico editore astigiano Lorenzo Fornaca ha cessato la propria attività alla fine dello scorso anno. Con la chiusura della sua agenzia Se.Di.Co, ad Asti si conclude una lunga storia iniziata negli anni ’70, una pagina importante per l’editoria astigiana.

Una storia che merita di essere celebrata come merita con le parole di Edoardo Simone Paluan autore dell’articolo che di seguito riportiamo integralmente.

“La SEDICO ha chiuso i battenti a fine anno, viva la SEDICO e viva Lorenzo Fornaca, suo ideatore, che l’ha animata per decenni, costellando la sua attività con una messe di innumerevoli, meritati successi e consensi. Noi che lo conosciamo, bene possiamo suggerire che si sta prendendo una meritata pausa di riflessione, per decidere il da farsi nei prossimi anni, per il dopo avrà tutto il tempo di decidere.
Lorenzo Fornaca non ha troppo tempo per abbandonarsi a nostalgie e glorie del passato, trattandosi di un giovanotto di settantasette primavere, ottimista, con un gran futuro davanti, e con qualcosa in più: un passato professionale invidiabile, esperienza e intatta passione per il suo Piemonte. Non siamo affatto certi che abbia definitivamente gettato la spugna, come del resto scrive Domenico Bussi in un articolo. Pensiamo quindi che abbia in animo di sorprendere ancora i lettori ammiratori, ma, per adesso, si tratta di un progetto top secret e per questo ci ha raccomandato il massimo riserbo.

lorenzo fornaca sedico

“Ho cominciato a lavorare quando avevo sette anni, per cento lire al giorno e non mi sono più fermato, neanche per un istante,” dice oggi. Lavoro e passione sono stati i suoi veri partner nel promuovere i tesori del suo Piemonte. Ha coltivato e lavorato la terra il tabacco, ha lavorato l’oro e il ferro ed e stato calciatore dilettante di talento, meccanico, sindacalista, assunto alla Morando veniva soprannominato lima d’oro per la sua grande perizia nel lavorare il metallo, poi promotore e venditore di libri per grandi gruppi editoriali, il suo destino infatti lo chiamava a gran voce: I libri, prima consigliati, poi venduti, infine realizzati. Ovvero la grande passione per la carta stampata d’autore prendeva il sopravvento portandolo a collezionare successi a ripetizione, numerosi come i grani di un rosario, attraverso opere di incredibile suggestione e spessore storico iconografico (per tutti basti citare gli Annali del Monferrato e Monferrato tra Po e Tanaro dello storico Aldo di Ricaldone e le splendide edizioni, Monferrato splendido patrimonio e su Asti, Edifici e palazzi nel medioevo, e ultimo la cattedrale di Asti il Piemonte e i suoi castelli).

lorenzo fornaca sedico

Lorenzo Fornaca, editore astigiano di lungo corso, soprannominato affettuosamente da noi Lorens, è l’uomo che saliva in cima ai campanili. Astigiano purosangue, fa tutt’uno col suo Monferrato e i suoi libri. Da ragazzo saliva sui campanili per godersi la vista di un territorio che avrebbe in seguito indagato e celebrato. Non c’è persona ad Asti e in Piemonte che non lo conosca o non abbia sentito parlare di lui e delle sue opere.  “Adesso mi fermo un po’ dopo la chiusura della SEDICO” dice ora, nel suo studio, sovrastato dalle sue creature editoriali. “Ma non getto alle ortiche una vita intera dedicata ai libri e al bello della nostra terra” ripetendo con orgoglio di essere stato l’uomo dai molti mestieri e dalle grandi passioni. Una delle quali ha poi preso il sopravvento accompagnandolo fin qua e procurandogli soddisfazioni a non finire.
A Lorens piace ricordare quando ricevette i complimenti del grande Omar Sivori per come lo aveva marcato, durante una partita di calcio amichevole. Il calcio, infatti, ce l’ha da sempre nel sangue, è stato ed è la sua passione coltivata sin da ragazzo.

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Dice  Lorenzo Fornaca, riguardo alla sua attività di consulenza e promozione editoriale, in una intervista rilasciata a Mysticreader anni addietro: “All’inizio furono macellai e contadini, operai, ferrovieri, autoriparatori, postini e anche parroci, poi venne il turno di farmacisti, medici e avvocati. Erano loro i miei migliori alleati. Pettinatrici e casalinghe sotto il casco che facevano la messa in piega mi chiedevano consigli per i figli che studiavano, cos’era meglio far loro leggere. Macellai anche che dicevano a chi comprava bistecche: “vai da Lorenzo. È uno che se ne intende. Fai un regalo a tuo figlio. Sono soldi ben spesi. Ero diventato uno che sapeva cosa consigliare. Il tutto basato sulla fiducia che non ho mai tradito. Io poi, giocando al calcio, conoscevo un sacco di gente. Dal pallone al libro, tutto qua. Il trucco, si fa per dire,  era questo. Mettevo a frutto la mia popolarità. Oggi si direbbe che facevo il consulente editoriale. Ma allora era molto di più. A metà strada fra l’amico di famiglia e uno che ti consiglia un buon investimento. Una specie di medico della cultura. Alle famiglie prescrivevo il ricostituente giusto…Io vendevo loro sogni da poter toccare con mano. Parlavo loro di cavalieri, castelli, trovatori, dei Saraceni che tormentavano la gente tanti anni fa, di battaglie, di caccia con i cani segugi, della magia della nostra terra, gli raccontavo quello che eravamo stati, la nostra grandezza. Costruttori di chiese, di borghi medievali, protagonisti di imprese epiche, soldati, sceriffi, valvassori e valvassini per non parlare degli Aleramo, dei Paleologo, dei Gonzaga e dei Savoia. Nei miei libri c’è tutto quello.”

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Lorenzo è editore tradizionale e moderno. Tradizionale perché le sue opere parlano di una passione autentica per la sua terra d’origine dal glorioso passato. L’antico Piemonte e in modo speciale il Monferrato. Moderno perché per promuovere le sue opere ricorre alla tecnologia web. La Tradizione che sposa la Modernità, insomma.
Le sue opere, alcune introvabili,  fanno spesso il tutto esaurito e continuano a raccogliere consensi di pubblico e critica, anche dopo la chiusura della SEDICO. Sono lavori appassionanti scritti da giornalisti e da storici famosi, che parlano di vicende autentiche.
Che i suoi libri facciano molta strada sia in Italia che all’estero è cosa risaputa. Non pochi sono infatti gli ordini relativi a questi volumi che pervengono ai distributori, anche dal lontano sud America, da parte di discendenti di astigiani colà emigrati.

lorenzo fornaca sedico

Di gente come lui ce n’è poca in giro. Amico sempre disponibile all’ascolto. Editore di gran fiuto. Ultimo cavaliere della carta stampata. Tutto questo e altro. Qualcuno l’ha definito architetto creatore di magnifiche opere editoriali. Non c’era fine settimana in cui non ricevesse premi e onorificenze.
Lorens non è solo editore. Insieme all’amico Gianfranco Cuttica di Revigliasco, attuale sindaco di Alessandria, è stato infatti animatore e promotore di due mostre di grande valore su Matilde Izzia, le cui opere sono state raccolte nel complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (costruzione monumentale voluta da papa Pio V,) accanto a quelle di Giorgio Vasari, autore di affreschi dedicati a papa Paolo III Farnese, e di molti altri artisti. E la seconda mostra nella splendida sede del museo civico di Moncalvo in collaborazione con Aleramo onlus.

Edoardo Simone Paluan

lorenzo fornaca sedico
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