Le Rubriche di ATNews - Asti BenEssere

Asti BenEssere: Babywearing a portata di mamma

Prosegue la rubrica quindicinale dedicata al benessere con gli interventi di professionisti del settore. Per il terzo appuntamento del 2020 ecco l’intervento dell’associazione Luna di Mamme che ci parla del babywearing.

Babywearing a portata di mamma

Tre anni fa quando è nata la nostra bambina, siamo stati catapultati nel “magico mondo della genitorità”.
Ci eravamo preparati, sui libri intendo, avevamo fatto percorsi per accogliere al meglio la nostra pupa, ci eravamo confrontati tra di noi e con amici e parenti che erano già nel “magico mondo”, ma per quanto ne sapessimo ci siamo trovati completamente impreparati a quel microscopico frugoletto che era nato.

La nostra bimba aveva un enorme bisogno di contatto, non capivo il perché facevo tutto quello che era scritto sui manuali, ma io sapevo che potevo fare di più capivo che lei non era serena e che aveva bisogno di più attenzione, di più presenza… insomma ho buttato i manuali e ho ascoltato la mia parte più antica di madre che sapeva esattamente cosa fare!
Ho iniziato a cercare la “contro informazione” e a quel punto ho scoperto che l’orologio non serve a più di tanto, e che più mi stava addosso più cresceva e meglio stavamo sia io che lei, che standomi addosso dormiva tanto e dormivamo assieme per tanto… insomma abbiamo iniziato a danzare la nostra danza!

Ma a quel punto avevo sistemato un enorme problema ma se n’era creato un altro: come facevo a cucinare, a badare alla casa, uscire per fare la spesa o anche sono a fare una passeggiata senza dover fare mille pasticci con i passeggini e simili? a quel punto mi hanno parlato in modo estremamente positivo delle fasce e del mondo dei supporti porta bebè.
Nei negozi convenzionali non trovavo niente che mi sembrasse comodo, una mia conoscente mi ha imprestato una fascia rigida ovvero un’ infinita striscia lunga e relativamente stretta di stoffa.

La prima volta che ho guardato quella fascia mi sono chiesta il perché, cosa ne avrei fatto di tutto quei metri infiniti di stoffa e come potevo infilarci una bambina, volevo qualcosa di più semplice di pratico e di già fatto e così mi hanno impresto una fascia ad amaca, ero soddisfatta ad averla trovata era come la volevo ma la volta che mettevo dentro il mio microbino la vedevo ripiegarsi su se stessa… no, non era una buona soluzione. Allora sono ritornata sui miei passi e ho iniziato a cercare su internet, ovvia su internet si trova tutto e ci sono tutorial che ti insegnano tutto riuscirò ad usare questo maledetto e infinito pezzo di stoffa!

E così è stato! riuscivo ad usare quei infiniti metri di stoffa, ma non ero mai veramente comoda, allora la mia amica che mi aveva imprestato la fascia mi ha messo in contatto con una consulente, ovvero una persona che ti guida e ti accompagna nella danza simbiotica con tuo figlio.
La prima volta che l’ho conosciuto questa ragazza mi ha detto con un sorriso che ero un piccolo disastro di coordinazione, e aveva ragione ero terrorizzata mi sentivo di pietra non capivo cosa ci fosse di così difficile, del perchè qualcuno mi avrebbe dovuto insegnato a danzare con mia figlia, del resto avevo buttato via tutti i manuali, ma lei mi disse che non mi avrebbe insegnato nulla che avremmo fatto tutto secondo i nostri tempi ed esigenze, e dopo un pò avevo finalmente capito come fare a portare mia figlia!

Quel giorno è stata un po’ una rinascita, potevo di nuovo fare tutto e la mia bimba poteva stare lì con me, potevo allattarla, potevo girare e portare le borse della spesa (rigorosamente sul passeggino!), ogni volta che ne avevo la possibilità uscivamo in fascia e spesso era il papà che voleva portarla per poter provare anche lui quella sensazione del tenerla in pancia, non dimenticherò mai la sua faccia quasi alle lacrime la prima volta che ha tenuto “senza mani” la nostra bambina era felicissimo e quel <> è stato a dir poco meraviglioso.
Da quel giorno ho capito molte cose in più su noi esseri umani e su come la pratica del babywearing, letteralmente “indossare i bambini”, sia il metodo più antico e usato nel mondo per trasportare i bambini che non sono ancora in grado di camminare per lunghe distanze, perchè a volte non ce lo ricordiamo ma l’autovettura e il passeggino sono stati inventi in tempi molto recenti.
Infatti ogni cultura ha il suo modo di trasportare i bambini: chi lo fa con i teli tradizionali come accade in Sud America, chi con semplici “pezzi di stoffa” chiamati pagne come accade nella maggior parte del continente Africano, chi nei cappucci di pelo per tenere i bimbi al caldo come gli Innuit … insomma ognuno ha trovato la sua maniera.

Questa pratica si è dimostrata utile sia nell’ottica della relazione tra portatore e portato, che come strumento di accudimento, in risposta si bisogni del bambino che come mezzo di trasporto fine a se stesso. I neonati sono piccoli esseri umani che esprimono bisogni e istinti primordiali: quali il bisogno di contatto di vicinanza, dove al madre viene vissuta come parte propria, l’urlo e il pianto sono gli unici strumenti che il piccolo ha per segnalare un pericolo e una difficoltà e questo urlo spesso faceva sì che i pericoli venissero allontanati, e che la madre venisse richiamata vicino al suo piccolo. Questo concetto è stato oscurato negli ultimi secoli dal concetto di vizio; il bambino non è “furbo, capriccioso o viziato”, ma sta esprimendo un bisogno istintivo ed evolutivo.
L’approccio alle genitorialità basata sul contatto fisico col bambino è lo stile di accudimento tipico dei mammiferi e quindi quello più fisiologico e adatto alla crescita anche del cucciolo umano.

Sul territorio Astigiano sono diverse le consulenti a cui ci si può rivolgere per avere maggiori informazioni, visionare i supporti e farsi guidare durante le diverse tappe di crescita del bambino, all’interno della nostra associazione Luna di Mamme collabora Cristina Massano, che dopo il percorso che l’ha portata a diventare Doula ha deciso di ampliare le sue conoscenze rispetto al maternage diventando Consulente Babywearing School Mammole.

ASSOCIAZIONE LUNA DI MAMME
VIA RADICATI 2 ASTI 340-6237303

La Rubrica Asti BenEssere è a cura della Cooperativa della Rava e della Fava