Lettere al direttore

Aramengo, la risposta di Sindaco e Giunta: “Alcuni consiglieri sono fuori controllo, non il Comune!”

Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco e della Giunta comunale di Aramengo alla lettera di ieri firmata Cristiano Massaia e Giulietto Fasoglio (clicca QUI). Di seguito riportiamo integralmente la lettera a firma del Sindaco e delle Giunta.

“ALCUNI CONSIGLIERI SONO FUORI CONTROLLO, NON IL COMUNE!

Questa maggioranza ha trovato una situazione disastrosa, debiti non saldati da anni con fornitori, enti e soggetti vari che stiamo pian piano sanando. E questo mentre si spandevano soldi pubblici e si davano contributi molto discutibili che con il tempo saranno passati al vaglio anche della magistratura.
Un Comune in deficit (bilancio 2018, tutto loro!) che ci ha costretto ad aumentare l’IMU 2020 e 2021 per riportare le casse in pareggio!
Un del tutto anomalo Associazione/Consorzio/Onlus mai registrata nel registro delle associazioni ne tantomeno a quello delle onlus e che non era nemmeno un consorzio, il quale “gestiva” l’impianto fotovoltaico di Gonengo che la Corte dei Conti ha stabilito essere totalmente illegittimo e da trasformare per riportarlo alle minime nozioni di correttezza delle norme della pubblica amministrazione.
Un Consorzio che elargiva soldi a destra e a manca senza giustificazione, pagava le spese di ristoranti, alberghi, gite, rimborsi chilometrici che nulla avevano a che fare con l’impianto fotovoltaico. Soldi pubblici, poiché provenivano da un impianto di proprietà del Comune, che si è indebitato per comprare i terreni e ha fatto da garante verso banche e soggetti vari.

Comprendiamo che, man mano che la lente di ingrandimento della nostra amministrazione e della magistratura riesce a far emergere quanto avvenuto in passato, con difficoltà inenarrabili per un piccolo comune, e che i principali responsabili si agitino e cerchino di coprire ciò che sta veramente accadendo all’interno del comune con polemiche inutili, poco costruttive e anzi lesive dell’immagine di questo Comune, per le quali dovranno rispondere singolarmente e collettivamente come gruppo di minoranza.
A precipitare in questo baratro è dunque la LORO situazione, non quella di questa amministrazione, che ha tante difficoltà ma è governata e con l’aiuto di tante persone di buona volontà evolverà positivamente nel giro di pochi anni.

La verità sulle “gocce che hanno fatto traboccare il vaso” citate nel manifesto
– L’asilo: un servizio che abbiamo cercato di mantenere, sostenendo tutti i costi della struttura – acqua, luce, gas, riscaldamento, telefono, pulizia – ma a cui fin dall’estate scorsa abbiamo detto che, a fronte del deficit di bilancio che abbiamo trovato, non potevamo anche dare ulteriori contributi in denaro. A distanza di 6 mesi da un accordo siglato in questa direzione con la dirigenza dell’asilo ci vediamo richiedere, da un giorno all’altro (il 21 febbraio scorso), 12.000 € da stanziare per coprire i costi dell’asilo fino a fine anno pena chiusura dell’asilo a partire dal 1 marzo. Possiamo far pagare ai cittadini di Aramengo ulteriori tasse per tenere in piedi un asilo che ha sei bambini, di cui tre part time, e nessuno residente in Aramengo???
– Gli atti e i documenti ufficiali sono sempre stati forniti nel momento in cui sono richiesti. Nessuna negazione, tantomeno reiterata! Chi ci inonda ogni giorno, con mail e altri mezzi, di insulti, minacce, quando va bene di ironia, con questo agitarsi in modo scomposto cerca di evitare non la catastrofe del Comune ma quella propria, personale. Sappia però che non ci riuscirà, e forse sbaglia pure strategia.

La maggioranza è ben salda, anche se formata solo più da sette consiglieri invece di otto come prevede la legge, poiché Giulietto Fasoglio ormai da mesi per via di dichiarazioni e anche voto in Consiglio Comunale di fatto non ne fa più parte. I cittadini vedono l’impegno quotidiano del Sindaco sempre disponibile e presente per tutti i cittadini. Ci vorrà tempo, certamente, ma è necessario mettere mano alla manutenzione e alle trasformazioni necessarie e gli adeguamenti per l’intero comune di Aramengo poiché in molti aspetti siamo rimasti indietro e i cittadini non possono più aspettare.”

Aramengo, 9 marzo 2020
Il Sindaco e la Giunta