Gruppo Consigliare M5S Asti sulla questione Asp: “Ancora una volta il Sindaco parla di aria fritta”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Gruppo Consigliare M5S

“Abbiamo richiesto il Consiglio Aperto di ieri su Asp con l’obiettivo principale di ottenere risposte chiare dall’Amministrazione circa la reale situazione che coinvolge la più importante e strategica azienda partecipata astigiana.
Purtroppo da oltre due anni e mezzo, data in cui si è insediata la nuova Giunta, non vi è mai stato un confronto trasparente e obiettivo ma solo propaganda di circostanza tesa a rassicurare.
Di fronte ai problemi obiettivamente molto complessi servono idee chiare e risposte nette e tempestive.

Le criticità ereditate, non risolte e amplificate da questa Amministrazione sono moltissime: i contratti di servizio scaduti da tempo ed un rapporto economico che procede solo per inerzia, un piano industriale bloccato, i patti parasociali anch’essi prossimi alla scadenza con il rischio di divorzio fra i soci e conseguente spartizione dei beni a danno dell’azienda e dei dipendenti, l’affidamento del teleriscaldamento dichiarato illegittimo da ANAC, vicenda quest’ultima mai chiusa dal Sindaco in Consiglio Comunale e liquidata invece con una letterina così superficiale da causare un ricorso al Tar che ora incombe sui cittadini.

E ancora: il contratto di affidamento ad ASP e in subconcessione ad AEC dell’illuminazione pubblica, anch’esso attenzionato da Anac e a rischio illegittimità, un servizio con diverse criticità e ancora privo di un collaudo positivo; il destino di AEC la società vuota avente più amministratori che dipendenti (nessuno) creata ad hoc per gestire led e teleriscaldamento ancora ignota, società su cui prima si è deciso tramite delibera di Consiglio del 2017 di procedere ad alienazione delle quote pubbliche, poi a dicembre 2018 di fronte a ulteriori ricorsi al Tar di AEC stessa, ASP e di NOS, l’amministrazione ci ripensa con l’approvazione in Consiglio di un nuovo percorso di “razionalizzazione” a doppio binario concernente cessione ramo d’azienda illuminazione o in alternativa fusione in Asp. Percorso comunque mai completato fra improvvise dimissioni di membri del CDA di ASP, scadenze non rispettate per la stipula degli accordi e, da ultimo, un clima di altissima tensione con carteggi irrituali e pubblici fra il Sindaco ed il Presidente di NOS.

Di fronte a tutto ciò abbiamo un Sindaco ed una Amministrazione che, a voler essere buoni, potremmo definire immobili in maniera tale da aver sprecato oltre due anni di tempo prezioso, paralizzati di fronte all’accumularsi di ricorsi al Tar e incerti fra consulenze tecniche e legali a pagamento.
Ieri sera poi ci era stata garantita per iscritto la presenza di attori principali quali ad esempio il Presidente NOS, l’A.D. ASP e i vertici pubblici di Asp; non c’era nessuno e non è chiaro nemmeno se fossero stati invitati. Lo stesso Assessore alle Partecipate, sempre in disparte ed in silenzio quando si parla di ASP, come mai?
Affrontare una discussione così importante a queste condizioni non ha senso.

Abbiamo proposto alcune soluzioni utili a smuovere la situazione presentando un ragionevole ordine del giorno regolarmente bocciato dalla maggioranza su ordine del Sindaco.
Altro motivo di forte preoccupazione è proprio questa mancanza di trasparenza e coinvolgimento che costringe anche noi Consiglieri a recuperare i dati con molta difficoltà ed in modo parziale.
Ed infine il fatto che pure di fronte ad una assemblea così delicata ancora una volta il Sindaco parli per quasi un’ora di aria fritta, riepilogando inutilmente fatti già noti e superati, citando le criticità anziché fornire risposte, tentando ancora una volta di tranquillizzare tutti con toni da propaganda che ormai non convincono più nessuno.”