Da Moncalvo a Durazzo per un gesto di solidarietà verso le famiglie sfollate dopo il terremoto

Lo scorso 26 novembre, la zona settentrionale dell’Albania, in particolare le prefetture di Durazzo, Alessio e Tirana, furono colpite da una scossa di terremoto di magnitudo Richter di 6,5 gradi. La scossa fece danni ingenti, causò 51 morti, oltre 2000 feriti e migliaia di sfollati, tra cui circa 600 famiglie che tuttora vivono nelle tendopoli allestite dalla Protezione Civile albanese e italiana.

La solidarietà per la popolazione albanese ha germogliato anche nell’astigiano. In particolare, pochi giorni dopo il terribile terremoto, alcuni rappresentanti della comunità albanese di Moncalvo, che è la seconda per numero tra gli stranieri residenti nella città aleramica, hanno avviato una campagna di raccolta fondi per i loro connazionali, con l’appoggio istituzionale del Comune.

Quando sono venuti a chiedermi di appoggiare come Comune la loro iniziativa – spiega il Vicesindaco Andrea Giroldoper raccogliere fondi per la terra natia ho ovviamente detto loro subito di si.”

La raccolta è stata effettuata tramite banchetti nelle piazze di Moncalvo ed una cena solidale alla quale hanno partecipato albanesi da tutto il Piemonte, iniziative attraverso cui sono stati raccolti circa 2400 euro. La cifra verrà consegnata nel prossimo fine settimana, quando, una delegazione di Moncalvo guidata da Giroldo si recherà in Albania. Sabato la delegazione sarà accolta dall’Amministrazione di Durazzo in una cerimonia ufficiale, la visita proseguirà domenica con la Protezione Civile che guiderà gli aleramici nelle aree distrutte e li porterà in visita alle tendopoli, dove sarà consegnato il ricavato a tre famiglie particolarmente bisognose.

Siamo consapevoli come la cifra che abbiamo raccolto sia una goccia nel mare – sottolinea Andrea Giroldo – ma per qualcuno sarà comunque utile. Abbiamo deciso di avviare questa campagna solidale per dare un segnale, affinché possiamo rappresentare un esempio virtuoso che possa ispirare altri Comuni del territorio e, più in generale, qualsiasi altra città italiana a dare il proprio sostegno a Durazzo, perché tante gocce insieme alla fine fanno il mare.

Ho deciso di affiancare la comunità albanese -conclude il Vicesindaco – perché penso che rappresentare e governare una comunità e, in questo caso le minoranze di una comunità, non significhi soltanto risolvere i loro problemi nella terra dove sono venuti a vivere, nella città dove sono eletto, ma anche stare al loro fianco a livello spirituale, quindi soffrire con loro per un grande lutto che hanno subìto nella loro madrepatria, e affiancarli e sostenerli nel loro impegno per fare la loro parte nei confronti del paese da cui arrivano”.