Lettere al direttore

Asti, “anziana con biglietto scaduto umiliata sul bus dal ‘robot’ controllore dell’Asp”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Piero Chiesa.

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Queste poche righe hanno tre destinatari: un Robot, l’ASP e il nostro Sindaco

Il primo è il “Robot” controllore ASP, che con freddezza e con sprezzo del pericolo ha prontamente bloccato sulla Linea 7A una signora di 88 (ottantotto!) anni di ritorno dall’Ospedale rea di essere su un autobus con un biglietto regolarmente acquistato e vidimato ma scaduto con addirittura 9 (NOVE! ) minuti di ritardo oltre i 90 minuti regolamentari (e ovviamente i minuti di ritardo del mezzo preso non fanno parte del conteggio). La Signora era già a metà viaggio ma il “Robot” ha con voce umana chiarito che se la corsa finisce dopo i fatidici 90 minuti bisogna acquistare e vidimare un nuovo biglietto (come TUTTI ovviamente sanno!) Il “Robot” imperturbabile anche di fronte alle lacrime della ottantottenne, dettate non certo dalla multa ma dalla vergogna di essere oggetto di una così pressante attenzione di fronte agli altri viaggiatori, ha rigidamente applicato il regolamento come sempre fa anche di fronte a gruppi di giovani e arroganti viaggiatori, a chi abusa in ogni modo del mezzo pubblico e il più delle volte senza biglietto. La scelta dell’ASP di mettere un Robot dalle sembianze umane evita così che lo stesso possa impietosirsi e magari evitare una umiliazione di questo tipo immaginando di avere di fronte la propria nonna ma è noto che la nonna di un Robot ha anch’essa un cuore di ferro.

Caro (sic!) controllore hai sicuramente fatto il tuo lavoro anche chiarendo bene cosa comporta un ritardato pagamento della multa con rigida e algida professionalità ma se in una prossima revisione del software acquisissi un po’ di umanità probabilmente ti renderai conto di cosa può provocare in una persona di quell’età e con sani princìpi un gesto come il tuo mentre probabilmente sarebbe stato più “umano” spiegare per una volta successiva una regola che credo che non tutti conoscano.

Cara ASP, capisco e approvo un controllo dei passeggeri perché questo controllo è a beneficio della comunità ma sei certa che queste regole di ingaggio siano le più corrette?..non ritieni che che un minimo di umanità di fronte a PERSONE di una certa età possa essere utile anche all’immagine di una Azienda che si dice da sempre vicina alla gente?

E per ultimo coinvolgo te Maurizio perché la Signora di cui sopra ha avuto come prima reazione quella di scendere umiliata dall’autobus e di venire dalla Tua segretaria per poterti incontrare e spiegare cosa era successo come un buon cittadino con la coscienza comunque a posto si sente di fare con il proprio Sindaco.

Le ho impedito di farlo perché ritengo che tu non possa in alcun modo essere responsabile di quanto successo perché qui si parla di umanità che di certo non si può insegnare o imporre ma ci tenevo che anche tu conoscessi questa storia perché il Comune è comunque il primo azionista dell’ASP e perché i tuoi Cittadini ritengono il servizio autobus una cosa della Città che non può uscirne bene da atteggiamenti così.

Piero Chiesa

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