Angela Quaglia sull’Asp: “Si sta puntando più a distruggere il passato che a costruire il futuro”

Riceviamo e pubblichiamo.


Caro direttore,
com’è noto il Consiglio Comunale di lunedì scorso sull’ASP si è concluso con un nulla di fatto.
A nulla sono serviti gli interventi dei cittadini (invitati dalle minoranze); a nulla gli interventi dei consiglieri comunali di minoranza ( che pure hanno argomentato con fatti, date e normative la difficile situazione di stallo in cui oggi si trova la principale Società partecipata della città).
A nulla, se non per contrastare l’ordine del giorno delle minoranze, sono serviti gli interventi di alcuni dei consiglieri di maggioranza.

Alla fine la legge dei numeri ha fatto sì che il documento presentato dalla maggioranza sia stato approvato e quello della minoranza sia stato respinto.
Sono mancati (perché non invitati dal Sindaco?) sia il Presidente , sia il consiglio di Amministrazione dell’ASP , sia i rappresentanti di NOS ( la parte privata dei Soci dell’Azienda).
Il documento approvato a maggioranza, però, non dice nulla.

Io l’ho definito “acqua fresca” perché, semplicemente, impegna il Sindaco e la Giunta a “porre in essere tutte le azioni utili a tutelare il livello occupazionale dell’Azienda, a garantire la piena operatività, a mantenere l’attuale livello dei servizi e a porre in essere le azioni utili e necessarie allo sviluppo e crescita di ASP”.
Tutti obiettivi condivisibili, sicuramente.

Peccato non tengano conto del livello di scontro in cui le inusuali “letterine” del Sindaco ( ai soci NOS, ma non al Presidente della stessa NOS) abbiano fatto precipitare la Società.
Peccato non tengano conto che un’Azienda non governata, senza chiari indirizzi di sviluppo, senza contratti di servizio approvati e in prossimità della scadenza dei patti parasociali non può fare molta strada.
E le ripercussioni, sul valore della società, sulla qualità dei servizi e sul livello occupazionale si sono già fatte sentire e si rischia, in tal modo, di aggravare la situazione.
Certamente il “muro contro muro” non è servito.

E allora voglio provare, per il bene della Società e della nostra città a fare una proposta al Consiglio di Amministrazione dell’ASP s.p.a. nella convinzione che almeno loro abbiano davvero a cuore l’interesse societario e, in definitiva, l’interesse di tutti.
Le normative relative alle Società miste pubblico-private in questi 20 anni si sono profondamente modificate, sia per effetto dei referendum che per mutate norme legislative.
I pareri acquisiti dall’Amministrazione hanno finora soltanto delineato la storia dell’ASP puntando più a distruggere il passato che a costruire il futuro.
Credo, perciò, se è vero che la Società ASP sta a cuore a tutti, che sia necessario colmare un vuoto culturale che si è profondamente manifestato con il documento approvato.
Dovrebbe essere il Consiglio di Amministrazione di ASP, nelle sue due parti ( pubblica e privata) a organizzare un convegno di livello accademico, con approfondimenti di carattere culturale, economico e giuridico sul presente e sul futuro della Società, con relatori di chiara fama che abbiano approfondito la materia e sappiano dare indicazioni per il futuro.
In Italia ci sono tante esperienze di successo a cui si può guardare.
E fior di specialisti che sicuramente potrebbero dare il loro contributo.

Mi auguro davvero che la sollecitazione non cada nel vuoto.
Con viva cordialità

Angela Quaglia – CambiAMO Asti