Alfieri è finalmente tornato ad Asti

Un febbraio ricco di eventi dedicati a Vittorio Alfieri fa ben sperare sulla sua valorizzazione a favore della Città

In gran parte delle attività di mercato è la domanda che crea l’offerta, per la cultura no. Asti e Alfieri ne sono un recente, chiaro esempio: il rinnovato interesse per il nostro grande trageda è frutto di nuova vitalità attorno a uomo ed opere e voglia di farne conoscere il valore, così legato al valore di Asti.

Nuova vitalità nata da nuove presenze attive, come quella del Cenacolo Alfieriano, associazione culturale punto di valorizzazione della figura del grande Vittorio, al servizio di appassionati vecchi e nuovi.

Ecco allora che, solo nella prima metà di febbraio, abbiamo già goduto, a Teatro Alfieri, della bella rappresentazione di una sua vivace commedia, Il divorzio; poco dopo, l’8 al FuoriLuogo, Luca Bavassano, scrittore da tempo definibile astigiano, ci ha attratto con le vicinanze oniriche tra Simenon ed Alfieri, ove affaticati da lauti pasti.

Alfieri è finalmente tornato ad Asti

Ma il meglio deve ancora arrivare: domani, 20 febbraio, a Palazzo Mazzetti dalle 18,30, da non perdere la sicuramente interessante presenza del professor Christian Del Vento a raccontare dei libri di Vittorio, lasciati e persi a Parigi scappando dalla Rivoluzione francese; poi il 26, al Fuoriluogo dalle 15,30, con un nuovo appuntamento dei Caffè letterari di Cenacolo Alfieriano, a tema questa volta carnevalesco; il 29 infine, sempre al FuoriLuogo, l’apertura di un nuovo ciclo di letture su poetica e poesia: Costellazione Alfieri. Tante occasioni per celebrarne unicità ed importanza, nostro privilegio e dovere, a conferma del convincimento che il valore di Alfieri sia anche il valore di Asti.

Alfieri è finalmente tornato ad Asti