Lettere al direttore

Villafranca d’Asti, i diciottenni non ritirano la Costituzione. Anna Macchia: “Avete perso un’occasione di confronto”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della prima cittadina e degli amministratori di Villafranca d’Asti, ai cittadini e ai ragazzi della Leva 2002.

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Cari concittadini di Villafranca d’Asti,
come è ormai di dominio pubblico, il nostro paese, negli ultimi giorni, ha occupato alcuni spazi di cronaca dei quotidiani locali ed on line della nostra provincia (leggi QUI).

I gravi fatti cui mi riferisco, ovviamente, sono quelli riconducibili ed avvenuti nel corso dei festeggiamenti della “Leva 2002” dei nostri ragazzi, messi in pericolo da una rissa avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2019.
A proposito di ciò, preciso di essere stata informata la mattina del 28.12.2019 dagli stessi Carabinieri i quali, nel confermare i gravi avvenimenti, mi hanno rappresentato l’avvio di indagini di polizia giudiziaria per l’individuazione e la ricostruzione delle cause che hanno provocato tale evento.

Alla luce dei deplorevoli avvenimenti, per la carica che rivesto nonché la responsabilità cui sono investita, ma preso atto che certamente vi erano state carenze e criticità nella sfera relativa l’ordine pubblico e sicurezza pubblica, temendo per i miei ragazzi, mio malgrado e sapendo che la decisione potesse essere strumentalizzata, ho dovuto rivalutare le circostanze autorizzative e sospenderle.

La sospensione, però, è stata emessa solo per i festeggiamenti serali, quelli specificatamente della sola discoteca (da svolgersi nei pressi del campo sportivo, per intenderci), non tutta la manifestazione che è proseguita infatti durante il giorno con i vari balli in piazza ed i rinfreschi a casa dei levanti.

Voglio inoltre precisare che:

  • il provvedimento non è stato emesso per nuocere o punire i ragazzi, ma per tutelare la loro incolumità;
  • questa Amministrazione, sospendendo la manifestazione serale, non ha autorizzato e tantomeno spostato l’evento in un altro luogo;
  • questo Sindaco (ed Amministratori tutti) non intendono assolutamente eliminare l’importantissima Festa di Leva, perché ritenuta una tappa tradizionale del nostro paese da mantenere viva.

La festa di leva, pertanto, deve e dovrà essere, per i nostri ragazzi che si stanno avvicinando alla soglia della maggiore età, un periodo di coesione tra il divertimento e il senso civico
Ciò significa:

  • essere a conoscenza di fare parte di una comunità
  • rispettare gli altri
  • sentire il senso di responsabilità e di appartenenza
  • avere rispetto delle Istituzioni e della “cosa pubblica”
  • rispettare le regole e la libertà altrui
  • ma soprattutto, iniziando a rispettare SE STESSI

A tal proposito, con molto rammarico, non posso far altro che ricordare il grave episodio, che si è aggiunto a quello avvenuto nella notte del 27.12.2019, che ha purtroppo avuto voi, cari ragazzi, quali protagonisti: parlando di tradizione e di senso civico, la mattina del 01.01.2020, io, unitamente ad alcuni miei amministratori, con i Sindaci di Roatto e Cantarana, siamo rimasti invano davanti alla Casa Municipale di Villafranca d’Asti, aspettando che vi fermaste per il tradizionale benvenuto civico da parte del Sindaco, con la consegna delle pergamene e della nostra Costituzione.

Questo però non è avvenuto. Siete passati oltre accompagnati dalla nostra Banda Municipale, senza fermarvi.
Certo, questo atteggiamento, disapprovato all’unanimità sia dal Sindaco di Roatto, Bruno Colombo, che da quello di Cantarana, Roberta Franco, nonché dai miei Amministratori tutti, e spero non condizionato da altre persone ma solo una scelta vostra, non è stato segno di maturità, senso civico o una qualsivoglia prova di forza ma, credetemi, un mero e gratuito disprezzo delle Istituzioni.

Condividendo una mia ultima riflessione da Sindaco e, perché no, anche da mamma, in considerazione che potreste essere tutti miei figli, voglio ancora dirvi che, la mattina del 01.01.2020, forse perché mal consigliati, avete invece perso una grande occasione. Anche pensando di aver ragione, l’occasione di poter incontrare gli Amministratori che stavate contestando, di guardarli negli occhi e di far loro personalmente delle domande, di chiedere il perché ed il per come degli eventi sui quali ritenevate cose differenti. Sareste certamente usciti dalla sala consigliare di Villafranca d’Asti, più maturi ma soprattutto certi e parte viva degli eventi del nostro paese e delle Istituzioni, senza accontentarsi e credere “nel sentito dire”, magari da parsone che ne sanno in fondo meno di voi. Questo, mi piacerebbe che lo ricordaste per il futuro, facendone tesoro di vita.